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Donnarumma: “Buffon è speciale: spero di diventare capitano del Milan”

Daniele Triolo

Gianluigi Donnarumma, portiere rossonero, ha rilasciato un'intervista al 'Corriere dello Sport – Stadio': tutte le sue dichiarazioni più importanti

SFIDA ALLA JUVENTUS

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“Non eravamo scarsi prima, non siamo forti adesso. Bisogna restare umili e andare avanti gara dopo gara. Poi si vedrà. E' fondamentale entrare in campo sempre dando il massimo – ha proseguito Donnarumma -: mi aspetto una bella partita con lo stadio di San Siro pieno. Sono sicuro che faremo di tutto per portare a casa il risultato. Loro sono forti, ma noi stiamo crescendo. Montella ci ha dato tranquillità ed entusiasmo”.

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MILAN, OBIETTIVO EUROPA

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“Probabilmente siamo partiti con un po' di paura. Poi, però, quando hanno cominciato ad arrivare i risultati, la fiducia è cresciuta e certe cose, adesso, riescono con maggiore facilità. Una vittoria domani? Ci farebbe compiere un altro balzo in classifica, ma, soprattutto, ci darebbe ulteriore consapevolezza nei nostri mezzi. Puntiamo a tornare in Europa. Quindi, per ora, non è il caso di guardare la classifica – le parole di Donnarumma al 'CorSport' -. Lo faremo da Natale, ed allora capiremo le nostre prospettive per l'attuale stagione”.

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HIGUAIN E BUFFON

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“Higuain secondo me è il più forte attaccante del campionato. Con lui bisogna stare sempre attenti. Da un momento all'altro può inventarsi qualcosa. Buffon è speciale, in Nazionale ho conosciuto una persona davvero splendida. Mi aiuta veramente tanto, tutto il gruppo comunque è eccezionale. Ero agitato alla prima convocazione, ma sono stato accolto benissimo. L'errore di Gigi contro la Spagna? Sono stato ad osservarlo proprio in quel frangente, e non era diverso dal solito. Ha sbagliato, ma ci può stare. E' il più grande del mondo”.

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IL SUO FUTURO

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“A 38 anni mi auguro di vedermi ancora in campo, mi auguro con la maglia del Milan:giocare con la maglia del Milan era più che un sogno – ha detto Donnarumma al 'CorSport' -, e l'ho realizzato. Spero di diventarne anche capitano. Adesso ci sono ragazzi come Abate e De Sciglio che lo meritano di più. Sono titolare nella mia squadra del cuore: non potrei chiedere di meglio. A 18 anni, avrò in testa la patente. Del rinnovo di contratto se ne occupa il mio procuratore, e sono sicuro che non ci saranno problemi”.

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ERRORI E RESPONSABILITA'

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“In caso di errori, mi concentro sulla gara, altrimenti se cominci a rimuginare su quello che è appena accaduto rischi di sbagliare ancora. C'è tutto il tempo per pensarci dopo il fischio finale. All'inizio di questa stagione ho avvertito un po' di pressione perché si parlava della necessità di confermarmi rispetto l'annata precedente. Ma ora sono come prima, sereno e tranquillo. Credo sia una delle mie doti”.

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