. La parabola di Gigio Donnarumma, portiere classe '99, in casa rossonera ha dell'incredibile. Lo scrive questa mattina 'La Gazzetta dello Sport', che prova ad esaminare gli incredibili numeri del portiere di Castellammare. Si parte dall'esordio che è avvenuto dopo il Trofeo Berlusconi. In quell'occasione Mihajlovic decise di mandarlo in campo contro l'Inter e, dopo soli tre giorni, ecco di nuovo Gigio titolare contro il Sassuolo. Da quella partita in poi, dalla porta rossonera non è più uscito, tanto da togliere di scena anche un decano come Diego Lopez, e prossimo all'addio al club rossonero.
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DONNARUMMA, numeri da campione. E già piovono encomi solenni
Ma a parlare chiaro sono i numeri, che hanno dato ragione alla coraggiosa scelta di Mihajlovic di affidare la porta del Milan ad un portiere appena 17enne. Donnarumma, infatti, in un completo girone ha subito solamente 14 reti. Lo stesso numero incassato dai rossoneri nelle prime otto giornate, quando i pali erano ancora difesi da Diego Lopez. Insomma, Gigio è riuscito a subire lo stesso numero di gol dello spagnolo giocando, però, il doppio delle partite. Il merito, ovviamente, non è solo del portierino, ma le statistiche sono più che chiare. Per non parlare della sua media voto, la seconda più alta della squadra (dopo Bonnaventura). In 19 presenze ha rimediato solo tre insufficienze, tra cui una arrivata proprio all'esordio.
Significative, poi, gli encomi solenni già caduti su di lui. Con la rosea che ha cercato di citare i più importanti. Come quello del presidente Silvio Berlusconi: "", o quello di Galliani: "". Senza dimenticare, infine, le perle di Mihajlovic: "", e del sempre sorprendente Mino Raiola, agente del ragazzo: "".
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