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Donnarumma, ora il Milan è sotto pressione per il rinnovo

Stefano Bressi

Donnarumma andrà in scadenza a giugno 2018, il rinnovo sarà discusso subito dopo il closing, essendo una priorità. L'interesse della Juve mette pressione.

È ormai più che noto che il rinnovo di Gianluigi Donnarumma sia una assoluta priorità in casa Milan. A frenare i rossoneri è che bisognerà in ogni caso aspettare il 25 febbraio 2017, quando Gigio compirà 18 anni e diventerà dunque maggiorenne. L'obiettivo, infatti, è fargli firmare un contratto quinquennale e non più triennale. A occuparsene, dunque, sarà il nuovo Milan, quello dei cinesi. Per adesso tra Marco Fassone, Massimiliano Mirabelli e Mino Raiola non ci sono ancora stati contatti. La questione, però, sarà affrontata non appena sarà raggiunto il closing.

A mettere pressione al Milan, scrive il Corriere dello Sport, è l'interesse della Juventus, ormai emerso anche pubblicamente. La scadenza di contratto così ravvicinata non lascia ovviamente tranquilli i rossoneri. La sensazione è che Raiola tenterà in tutti i modi di trarre vantaggio da questa situazione. L'ingaggio di Donnarumma aumenterà consistentemente fino a superare i 2 milioni di euro. La sensazione, comunque, è che si arrivi a un accordo, anche perché Gigio ha espressamente detto di voler restare in rossonero.

Intanto ieri il Milan ha convocato la convocazione dell'Assemblea degli azionisti per il cambio di proprietà. La prima data sarà il 2 dicembre e la seconda il 13. Sarà quest'ultima, con ogni probabilità, la data del closing. In tale occasione usciranno definitivamente di scena Adriano Galliani e Barbara Berlusconi, per lasciare spazio a Fassone e Mirabelli.

Sempre nella giornata di ieri, l'Associazione dei Piccoli Azionisti del Milan ha inviato una lettera in cui si chiedeva di formalizzare gli accordi presi con la sottoscrizione del preliminare del 5 agosto, ovvero che i nuovi proprietari si impegnino a mettere a disposizione del club 350 milioni nei prossimi tre anni. Tale impegno sarà contenuto anche nel contratto di vendita. Sarà difficile, però, rivalersi nel caso in cui questi accordi non fossero rispettati. Non si parla però, di calciomercato. Quei soldi serviranno per interventi di ricapitalizzazione e rafforzamento patrimoniale e finanziario.

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