Due anni di Casa Milan: vantaggi e svantaggi del gioiello rossonero

Tra scarsi risultati, giocatori mediocri, tifosi inferociti e idee societarie non molto chiare, negli ultimi anni - intorno al mondo rossonero - c'è anche una buona notizia. E' l'invenzione di Casa Milan, gioiello tecnologico e architettonico voluto fortemente da Barbara Berlusconi come nuova sede del Milan. Una sede in zona Portello, che avrebbe dovuto ospitare anche il nuovo stadio di proprietà, ma il progetto è ormai fallito. Ben più positivo, invece, è stato il supporto che ha dato Casa Milan che oggi - 19 maggio - compie due anni.

Sede, sì, ma non solo. Essa contiene gli uffici della dirigenza - su tutti dell'ad Galliani -, la sala trofei, è teatro di alcuni incontri di mercato, ma offre ai tifosi e agli appassionati anche molto altro. Al suo interno si può trovare infatti lo store, la cucina - che ricalca quella presente a Milanello -, il museo, che espone in bella vista i cimeli del passato rossonero, un maxi-schermo dove seguire le partite, alcune mostre () e offre anche la possibilità di acquistare i biglietti per le partite di San Siro, oltre che ospitare diversi eventi a tinte rossonere.

Un luogo, dunque, dove respirare Milan a 360°, immersi nel fascino della struttura di Casa Milan, anche a livello compositivo e tecnologico. In due anni, la presenza di Casa Milan ha fruttato alle casse di Via Aldo Rossi ben 6,4 milioni di euro, come dichiarato da Adriano Galliani : "Il progetto Casa Milan rientra nel finalncial fairplay, a tal proposito, ad oggi, ha avuto circa seicento mila presenze con fatturato di 6,4 mln”. I costi, invece, si dividono nell'affitto dell'edificio, di proprietà di Vittoria Assicurazioni, ma che verrà acquistato dal Milan nel 2019. Ad esso, bisogna aggiungere i costi di gestione e gli stipendi degli oltre 100 dipendenti che vi lavorano. Un notevole aiuto economico dovrebbe essere dato, a tal proposito, dalla vecchia sede in Via Turati, che dovrebbe portare 12 milioni alle casse rossonere. Da due anni, in Casa Milan, c'è anche ragione per sorridere.

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