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Due diligence coi cinesi: i dettagli della trattativa

Gianluca Raspatelli

Ieri Berlusconi ha dato l'ok per la trattativa in esclusiva coi cinesi, che durerà un mese.

Il concetto riportato oggi dalla Gazzetta dello Sport è piuttosto chiaro: "Da qualunque parte arrivino, i soldi non possono non arrivare". Ieri Silvio Berlusconi ha dato l'ok per la trattativa in esclusiva con la cordata cinese interessate all'acquisto del 70% del Milan. Si tratta di una decisione importante, visto che il modus operandi della cordata con advisor Sal Galatioto sembra essere ben più concreto e veloce di quello di Bee Taechaubol.

Si chiama due diligence la revisione dei conti che avverrà in questo periodo di esclusiva, che durerà un mese e non prevede penali di alcun tipo. Secondo la "Rosea", Berlusconi culla ancora il sogno di riprendersi in mano il Milan e farlo tornare grande da presidente. Purtroppo è un sogno che cozza con la realtà, con Fininvest che spinge il presidente a cedere il suo giocattolo, in quanto motivo più uscite più che di entrate. Non è da escludere che nella trattativa si pensi di risolvere la questione lasciando a Berlusconi la carica di presidente onorario.

Ad ogni modo durante questo mese di intense trattative, il mercato del Milan sarà fermo. Adriano Galliani dovrà rendere conto sia al presidente sia ai rappresentanti della cordata cinese di ogni spesa superiore ai 5 milioni di euro, oltre che dei rinnovi di contratto. Questo lega non poco le mani dell'ad milanista. Discorso a parte per la ricerca del nuovo allenatore. Lippi e Montella si avvicinano alla Nazionale, mentre restano buoni i nomi di Giampaolo e Pellegrini. Galliani ha già avuto l'ordine di cercare il nuovo allenatore, pur dovendo sempre avere l'ok di entrambe le parti prima di qualsiasi ingaggio definitivo.

 

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