Effetto Montella: cosa va e cosa non va nel Milan dell’Aeroplanino
Vincenzo Montella con la Supercoppa Italiana (credits: GETTY Images)
Arrivato quest'estate, Vincenzo Montella ha rivoluzionato i rossoneri e ha portato in dote la Supercoppa italiana, primo titolo dopo 5 anni di astinenza
Redazione
LA SITUAZIONE
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Arrivato nello scetticismo generale per i vari cambiamenti nella rosa e societari, ancora in corso, dopo un mercato all'insegna dell'austerità che ha portato pochi giocatori, la maggior parte dei quali in prestito, con il solo colpo Lapadula, e dopo i pessimi risultati ottenuti nell'ultima stagione con la Sampdoria, dove ha trovato soltanto la salvezza ottenuta all'ultimo, Vincenzo Montella è giunto a Milanello e si è messo silenziosamente a lavorare molto sodo. Dopo 17 giornate, e una Supercoppa in bacheca, i risultati sul campo iniziano a emergere nonostante il lavoro sia solo all'inizio.
Valerio Paini
COSA VA
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Vista la rosa del Milan, certamente non costruita per vincere, i risultati ottenuti sono più che soddisfacenti. Da quando è arrivato, Vincenzo Montella ha creato grande spirito di squadra, puntando forte sull'unione e sul gruppo. Gli uomini di fiducia sono cresciuti sul piano del carattere e i giovani sono stati guidati con sapienza, incanalando nel modo giusto la loro spensieratezza. La squadra è diventata finalmente tale e supera le avversità con carattere, quello stesso spirito che è mancato in questi anni bui. Il grande entusiasmo talvolta ha perfino prevalso sul gioco, il quale non è di certo spettacolare. Ed effettivamente sul piano del gioco il Milan di Montella si caratterizza per concretezza, spiccata verticalità e forte cinismo. La squadra è solida ed è diventata ostica da affrontare, col tempo il gioco sta anche lentamente migliorando, così come il possesso e la gestione della partita. In pochissimo tempo Montella ha saputo riportare entusiasmo nel mondo Milan: dopo 17 giornate il Milan è quinto ma con una partita in meno rispetto alle altre squadre, a due punti dalla zona Champions League, inoltre Montella è riuscito a conquistare, dopo 5 anni di astinenza, un trofeo, la Supercoppa italiana vinta contro la Juventus.
Il Milan è tornato tra le grandi con lui, e a confermarlo sono gli stessi colleghi del tecnico campano, così infatti parlò Luciano Spalletti dopo la vittoria della Roma sul Milan: “Loro ci hanno messo in difficoltà nel palleggio, è una delle caratteristiche di Montella. Dite bene quando dite che è una bella squadra e che va considerata una grande, anche stasera hanno giocato una grande partita”.
Valerio Paini
COSA NON VA
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Molte sfide hanno mostrato come questo Milan sia ancora un cantiere aperto: a volte assente in campo, gioco confusionario e approccio alla partita da rivedere. Lo stesso gioco di Vincenzo Montella sembra, a volte, troppo rinunciatario, con il baricentro troppo basso e con poca offensività. A sua discolpa ci sono certamente il poco tempo a disposizione e la rosa non all'altezza, la quale non permette il gioco splendido che ha contraddistinto le squadre dell'aeroplanino. Nonostante ciò il gioco sta migliorando anche nel possesso, ma non sempre basteranno l'entusiasmo e i colpi di qualche giocatore per portare a casa la vittoria. Per i cultori ed esteti sarà anche poco spettacolare, ed effettivamente il Milan non comanda il gioco se non occasionalmente, anzi è più attento a sfruttare l'errore altrui più che all'imporre un stile di gioco. Tuttavia questi sono tutti difetti rivedibili col tempo, la maturità del gruppo, ora giovanissimo, sta crescendo e magari qualche innesto di qualità potranno portare i rossoneri, grazie soprattutto a Vincenzo Montella, nelle zone che merita.