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EMPOLI; bel gioco, umiltà e progettualità: i dati

Marco Giampaolo Empoli
Dopo i fasti dell'epoca Sarri, l'Empoli sta volando con Giampaolo. Alla scoperta dei segreti che fanno della squadra toscana una macchina quasi perfetta

Daniele Triolo

Nella scorsa stagione, l'Empoli, guidato da Maurizio Sarri, ha terminato il campionato di Serie A al 15° posto, dopo un'annata condotta ben al di sopra della soglia minima per la salvezza, ed ha totalizzato 42 punti, frutto di 8 vittorie, 18 pareggi ed appena 12 sconfitte. Gli azzurri si sono distinti, nel 2014-2015, per la continua ricerca del bel gioco, nonostante il tasso tecnico della rosa toscana non fosse eccelso, eccezion fatta, magari, per un paio di elementi, e per l'umiltà professata dal tecnico oggi al Napoli e dall'intero gruppo empolese. Il tutto, condito da una straordinaria progettualità, quella che il Presidente del sodalizio azzurro, Fabrizio Corsi, sviluppa insieme al suo solerte direttore sportivo, Marcello Carli.

L'Empoli, da sempre, punta molto sul settore giovanile: la società investe sui giovani del proprio vivaio e, all'occorrenza, accoglie nella sua bella realtà tanti ragazzi dalle enormi potenzialità che, in altre squadre, non vedrebbero altrimenti alcuna luce. Vincenzo Montella, per citare un nome, uscì dal florido vivaio empolese, e lo stesso è accaduto con Antonio 'Totò' Di Natale, altro attaccante che si è successivamente costruito una fulgida carriera nella massima divisione. Con Sarri, nello scorso campionato, l'Empoli ha messo in mostra molti giocatori sconosciuti ai più, e poi rivelatisi addirittura uomini mercato: Elseid Hysaj, il terzino albanese che Sarri ha portato con sé a Napoli, così come Mirko Valdifiori, ottimo regista di centrocampo, finito anch'egli sotto il Vesuvio; Daniele Rugani, che oggi è insieme ad Alessio Romagnoli il miglior difensore italiano Under 21, e Matias Vecino, quest'anno titolare inamovibile del centrocampo della Fiorentina di Paulo Sousa.

Ma in azzurro sono rimasti, anche in questa stagione, molti calciatori destinati, con tutta probabilità, a lasciare presto Empoli per compiere il grande salto, quali il terzino portoghese Mario Rui, classe 1994, il difensore centrale con il vizio del gol Lorenzo Tonelli, classe 1990, o quello classe 1993 Federico Barba (che piace a Napoli e Fiorentina), per finire con lo stesso fantasista classe 1991 Riccardo Saponara, che vanta un passato sfortunato con la maglia del Milan. Sono loro i principali artefici, insieme all'highlander Massimo 'Big Mac' Maccarone, centravanti classe 1979, del miracoloso Empoli di quest'edizione della Serie A, affidato alla conduzione tecnica di Marco Giampaolo. Si pensava che, con l'addio di Sarri e l'addio di 4 titolari, l'Empoli avrebbe pagato dazio e, pertanto, avrebbe lottato strenuamente per la salvezza. Invece, a Giampaolo sta riuscendo un'impresa addirittura superiore a quella del suo predecessore.

L'Empoli sta volando: in questo campionato è ottavo in classifica, avendo già totalizzato 31 punti, appena uno in meno del Milan che riceverà tra poco più di due ore al 'Castellani', in virtù di 9 vittorie (già una in più rispetto al 2014-2015), 4 pareggi e 7 battute d'arresto. Giampaolo ha mantenuto l'idea propositiva di calcio propinata fino a giugno da Sarri, e vi ha aggiunto un pizzico di farina del suo sacco, vale a dire quel pragmatismo utile a portare a casa punti anche nelle gare più complicate. Non è un caso se l'Empoli ha spesso messo in difficoltà le grandi del nostro campionato, facendo sudare per esempio le proverbiali sette camicie all'Inter, che ha vinto in Toscana per 1-0 al termine di un incontro ricco di polemiche, o se è andato ad impattare per 2-2 al 'Franchi' nel derby contro la Fiorentina. Alla base di tutto, al di là di chi è andato via o di chi è rimasto, un gruppo unito, che lavora sodo per conseguire risultati e continuare a stupire i propri tifosi e gli addetti ai lavori.

Per il Milan, questa sera, non sarà facile venire a capo di una compagine che scenderà in campo per non lasciare nulla di intentato: in chiave Europa League, e sarà fondamentale per i rossoneri di Sinisa Mihajlovic giocare concentrati, e non lasciare nulla d'intentato. L'Empoli venderà cara la pelle, per far sì che il sogno di una partecipazione alle prossime coppe europee non rimanga un sogno chiuso in un cassetto. Non dopo tutto questo incredibile lavoro.

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