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Ricordate Roman Eremenko, centrocampista finlandese classe 1987, che in passato ha vestito le maglie di Siena ed Udinese nel campionato italiano? Durante recenti sessioni di calciomercato, , interessato, da sempre, a reperire un degno erede di Andrea Pirlo. Eremenko, adesso, l'ha combinata grossa: è stato difatti squalificato per due anni dalla UEFA per non aver superato un controllo . In particolare Eremenko, al termine della gara di tra CSKA Mosca (suo attuale club) e Bayer Leverkusen dello scorso 14 settembre, è risultato positivo alla cocaina e ai suoi metaboliti.
La UEFA ha confermato oggi il responso ed annunciato la sanzione nei confronti del giocatore: “L'analisi del campione ha rivelato la presenza di cocaina e dei suoi metaboliti, uno stimolante classificato come sostanza vietata dall'Agenzia mondiale antidoping. In conseguenza di questo l'UEFA ha deciso di squalificare il giocatore Eremenko per due anni a partire dal 6 ottobre 2016, data della sospensione cautelare”. Significativa la dichiarazione a tal proposito del Presidente della Federcalcio russa, Vitaly Mutko: “Il problema di Eremenko non è legato al doping e neppure al calcio. Il club e il campionato russo non sono colpevoli di niente, è una questione privata che riguarda il giocatore”.
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