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ESCLUSIVA PM – Capuano (Radio 24): “Milan, stagione da 5° posto con alti e bassi. Su Donnarumma…”

Giovanni Capuano, Radio 24, foto Twitter Giovanni Capuano
Pianeta Milan ha incontrato il noto giornalista Giovanni Capuano, conduttore di Tutti Convocati su Radio 24 e firma di Panorama. Con lui abbiamo parlato del campionato e della situazione in casa rossonera

Donato Bulfon

Pianeta Milan ha incontrato il noto giornalista Giovanni Capuano, conduttore di Tutti Convocati su Radio 24 e firma di Panorama. Con lui abbiamo parlato del campionato e della situazione in casa rossonera.

Il campionato è iniziato da sole due giornate: con i primi risultati, sono cambiate le gerarchie o la Juventus è ancora davanti a tutte con subito dietro il Napoli?

Secondo me non è cambiato nulla, rimane tutto cosi com’è. La Juve resta di una altro pianeta, Napoli e Roma faranno gara per il secondo posto; può stupire la partenza negativa dell’Inter, ma fino ad un certo punto, dato che tutta i nerazzurri hanno passato l’estate tra questioni societarie e di allenatore. C’è poco da stupirsi se poi si parte con il freno a mano tirato. Il Milan? Credo non ci sia nessuna sorpresa, già in estate Montella aveva fatto vedere di poter fare un lavoro dignitoso, sta dando un volto a questa squadra, anche se si è visto subito che questa squadra presenta dei caratteri che non sono quelli che servono a Montella per il suo gioco: ci sono dei limiti, che il mercato non ha potuto colmare. Il campionato del Milan sarà destinato ad essere come quello di queste prime due giornate, una stagione di alti e bassi, dove potrà mettere in piedi un qualcosa di molto interessante ma anche qualche buco di troppo, cosa testimoniata sia dalla partita contro il Torino che da quella contro il Napoli.

La vendita del club rossonero ai cinesi: può tornare il Milan agli antichi fasti o per lo meno ad un migliormento rispetto alle ultime tre o quattro stagioni?

“Sui cinesi bisogna essere cauti e fiduciosi al tempo stesso. Ne abbiamo dette tante, anche troppe. Prendiamo atto dei primi passi concreti, anche se esistono voci che l’intera cifra ancora non sia stata raccolta completamente e questi mesi servono apposta per mettere insieme tutti gli investitori che devono far parte della cordata. Stupisce in negativo che la potenziale nuova proprietà del Milan abbia voluto sacrificare una stagione, chiudendo i rubinetti sul mercato in estate e impedendo a Fininvest di muoversi, portando avanti un mercato che non ha rinforzato la squadra e non ne ha colmato le lacune dello scorso anno. Strano, dato che mettendo in piedi un’operazione di un miliardo di euro complessivi, si dovrebbe stare attenti anche a non disperdere il patrimonio di una stagione sportiva che è tantissimo sia per risultati sul campo, sia per quelli economici ma anche in termini di rapporti, già compromessi, con la piazza. Questa però  è stata la scelta, che risponde a logiche finanziarie e non sportive, le scelte di chi compra e che vuole metterci soldi dopo la firma e di chi vende, che non vuole saperne più nulla dopo la firma del preliminare. Va registrato che il calcio ci ha abituato a scelte diverse”.

Il tifoso rossonero, come vive questa situazione?

“Malissimo, e lo sapete anche voi. Il tifoso del Milan è stremato da anni di mediocrità tecnica, da due anni di voci su trattative, bonifici, assegni, esclusive, ripensamenti, campagne di rinforzo; è stremato per il difficile rapporto con l’attuale dirigenza, con le critiche che comunque credo siano state in parte strumentalizzate per altri motivi, ma che oggettivamente hanno dato adito a forti dubbi su come i soldi siano  stati spesi nell’ultima parte di gestione Berlusconi, sia quando erano tanti o anche negli ultimi tempi quando sono stati pochi. Il tifoso del Milan vuole sincerità e trasparenza, e che gli sia raccontato quello che sta realmente succedendo oggi e quali saranno le reali prospettive domani, senza vendere sogni che non hanno più senso di esistere”.

Donnarumma, il nuovo Buffon da tenere o cedere in un prossimo futuro?

“Penso che sia troppo presto sia per  il paragone con Buffon che per considerare Donnarumma come un assegno circolare da decine di milioni di euro o che il suo destino sia segnato in un senso o nell’altro. Donnarumma è forte, ha una personalità debordante, tecnicamente bravo, commetterà  anche lui i suoi errori e attraverserà momenti meno brillanti di questo:  bisognerà  quindi avere pazienza in quei momenti, aspettarlo e farlo crescere. Il discorso va allargato però: quando ci saranno dei giocatori così è sempre più difficile trattenerli, come lo è stato alla Juve quest’anno  con Pogba. Il tutto quindi non dipenderà solo dal Milan. Certo sarà importante per i rossoneri avere una solida base societaria dietro, altrimenti questo passo sarà accelerato, ma le logiche di mercato spesso vanno anche al di là della potenza economica”.

Domanda a bruciapelo: quale sarà la posizione finale del Milan in campionato?

“Per me, quinto posto”.

 

 

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