In vista della sfida di questa sera tra Alessandria e Milan, la redazione di Pianetamilan.it ha contattato in esclusiva Daniele Daino, doppio ex della partita di Torino. Con un passato da terzino, Daino ha vestito la maglia rossonera durante le giovanili, nel biennio 1996-98 e nel 2000-2011, mentre ha disputato qualche gara (6 in totale) nel 2011-2012 con i grigi.
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ESCLUSIVA PM – Daino: “Milan, che occasione stasera. De Sciglio sopravvalutato”
"Vanno bene entrambe le strade. In Coppa ha una grande opportunità, incontrando l'Alessandria che è stata una rivelazione e ha fatto un vero e proprio exploit. Incontrandola in semifinale, per il Milan la competizione nazionale rappresenta la via più semplice. E' anche vero poi che in finale si incontrerebbe una tra Juventus e Inter. Mi auguro sia l'Inter, perchè nella partita secca i rossoneri possono dire la loro contro gli uomini di Mancini, mentre la Juventus la vedo una corazzata veramente difficile da battere, soprattutto in una finale secca. La Coppa Italia sta diventando sempre più ambita, piace ai club. Per quanto riguarda invece il campionato, occorre recuperare giocatori importanti, come Balotelli e Boateng. Se recuperano condizione e sono abbinati a Bacca, che è in gran forma, grazie anche a qualche aggiustamento dietro il Milan può fare un bel finale di stagione".
L'eventuale vittoria della Coppa Italia sarebbe sufficiente a cambiare una stagione sin qui in chiaroscuro e a confermare Mihajlovic anche per l'anno prossimo?
"Andare in fondo e vincere un trofeo è sempre positivo, non sarebbe una stagione da buttar via. Non è buttata via nemmeno se il Milan dimostra, da qui alla fine, di poter intraprendere una strada importante, iniziando a gettare le basi per il futuro. Personalmente, lascerei lavorare Mihajlovic fino a fine anno, valutando poi i risultato e l'evoluzione della squadra. Se le cose dovessero andare bene con lui, non andrei a cercare nuovi allenatori. Anche perchè, come già detto altre volte, il problema del Milan non è l'allenatore, altrimenti ogni anno l'allenatore non va bene. Bisogna farsi altri interrogativi e riflessioni: la squadra è costruita bene o manca qualcosa? Credo manchino elementi in reparti importanti, come la difesa ma anche il centrocampo. In mediana, Montolivo ha dimostrato da tre anni che non è il giocatore in grado di far fare il salto di qualità al Milan. Occorre un giocatore che faccia girare bene la squadra. Dietro, invece, accanto a Romagnoli, che non sta brillando ma ha buone speranze, ci affiancherei un centrale di grande esperienza".
Quali sono stati i cambiamenti maggiori da quanto ha smesso di vestire la maglia rossonera?
"I cambiamenti principali rispetto a quando giovano io sono gli investimenti: a fine anni '90, il Milan investiva sul mercato e i parametri di mercato all'epoca non sono i parametri di oggi. L'ingresso di arabi e sceicchi ha cambiato tutto: spendere 100/200 milioni in una mercato per loro è qualcosa che fa ridere. Purtroppo oggi il Milan si trova ridimensionato da questi parametri. All'epoca a Milano arrivavano i migliori giocatori europei, era la squadra migliore al mondo, facevamo della Coppa dei Campioni la nostra forza. Quando si comprava un giocatore, quello accettava prima ancora di iniziare la trattativa. Oggi per Galliani e per il Milan è più difficile portare giocatori a Milano".
Favorevole o contrario ad un acquisto delle quote societarie da parte di mr. Bee Taechaubol?
"A me convince chi mette i soldi. Al momento di parole se ne son dette tanti, ma i fatti non arrivano. La trattativa è andata per le lunghe e ancora oggi non c'è nulla di ufficiale. Ben vengano finanziatori, perchè quei soldi permetterebbero al Milan di tornare ad essere competitivo sul mercato. Se Berlusconi non può più spendere grandi cifre, il Milan deve fare qualcosa a livello strategico, se vuole tornare tra le grandi d'Europa. Altrimenti, si troverebbe ridimensionato come lo è oggi".
Torniamo al campo: dove l'Alessandria può mettere in difficoltà il Milan?
E' stato un terzino come De Sciglio: può rinascere al Milan o deve cambiare aria?
"Intanto De Sciglio secondo me è stato sopravvalutato. Un giovane fa bene 5/10 partite e si danno subito giudizi. Non bisogna far credere ad un ragazzo così di essere un campione, bisogna andarci con calma. De Sciglio è questo, ha queste qualità e non gli si può chiedere di più. E' stato un errore pensare che fosse qualcosa di più. Alla Juventus non cambierebbe il giocatore, diventerebbe magari più semplice perchè i bianconeri hanno una mentalità vincente ed entrerebbe in un sistema positivo e pieno d'energie. Sicuramente potrebbe dare qualcosa in più, ma lui è quello e non bisogna nemmeno sperare in una rinascita. Sbagliate sono state le valutazioni iniziali".
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