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ESCLUSIVA PM – Orsolini: “Onorato dell’interesse di grandi club. Ecco a chi somiglio…”

Lorenzo Romagna

Riccardo Orsolini, talento emergente dell'Ascoli Picchio, negli ultimi mesi è stato accostato anche al Milan. Per parlare del suo futuro e dell'annata appena terminata, il classe '97 ha rilasciato un'intervista a Pianetamilan.it

In casa Ascoli Picchio, negli ultimi mesi, sembra essere emerso un nuovo talento. Si tratta di Riccardo Orsolini, attaccante esterno, classe '97. Dopo l'ottima stagione nella Primavera di mister Cetteo Di Mascio (23 presenze: 19 reti e 9 assist), per il giovane ascolano arriva l'esordio in prima squadra nel match casalingo perso 2-1 contro il Vicenza, il 26 marzo scorso. Nonostante la sconfitta, però, Orsolini - o meglio "Orso" come soprannominato nella provincia marchigiana - si mette in mostra, tanto da entrare a far parte in pianta stabile nella rosa della squadra ascolana. L'attaccante esterno, di piede mancino e che predilige giocare sull'out di destra, poche settimane fa è stato accostato anche al Milan, mentre ora su di lui pare essere fiondata prepotentemente la Juventus. Per parlare della stagione appena trascorsa e del proprio futuro, Orsolini ha rilasciato un'intervista alla redazione di Pianetamilan.it.

Siamo ormai giunti al termine della stagione ed è tempo di bilanci. Come descriverebbe la sua annata appena trascorsa?

"E’ stata un’annata più che positiva. All’inizio il mio sogno era quello di poter fare entro l’anno l’esordio in prima squadra; poi, dopo il torneo Viareggio, quel sogno è diventato realtà e a quel punto ho alzato l’asticella, sognando il primo gol con la maglia dell’Ascoli: tutto rimandato al prossimo campionato".

Una salvezza arrivata solamente nell'ultima giornata sul campo dello Spezia. Avete mai pensato di non riuscire a raggiungere l'obiettivo?

"No, eravamo sicuri di conquistare la salvezza perché avevamo acquisito una consapevolezza di squadra che ci ha consentito di centrare l’obiettivo. Le vittorie di Perugia, Terni e quella col Cagliari hanno fatto accrescere questa consapevolezza".

Nelle giovanili ha ricoperto principalmente il ruolo di esterno d'attacco, mentre in prima squadra ha giocato sempre come esterno di centrocampo. Come si è trovato nel "nuovo" ruolo?

"In Primavera giocavo 20 metri più avanti, quindi avevo la possibilità di essere più incisivo sotto porta. In prima squadra mi sono adattato alle esigenze del momento e, giocando più dietro, anche le possibilità di fare gol erano minori, però mi sono trovato bene e i compagni mi hanno aiutato. Oggi è importante essere duttili".

Poco tempo fa ha confessato di non ispirarsi a nessun giocatore in particolare, mentre mister Di Mascio (tecnico della Primavera, ndr) ha detto di lei: "E' il nostro Robben". Nel modo di giocare si rivede nell'olandese?

"Confermo, non mi ispiro a nessuno in particolare, ma cerco spunti da tanti altri calciatori. Robben? Come caratteristiche di gioco un po’ sì, ma mi viene in mente anche Berardi del Sassuolo".

Con l'Ascoli ha da poco firmato un contratto da professionista fino al 2019. Quali sono state le sue emozioni al momento della firma? E quali le sue intenzioni per il futuro?

"Ero molto emozionato appena me l’hanno comunicato, anche se l’emozione dell’esordio non ha prezzo. Sono un giocatore dell’Ascoli, fiero di esserlo e quindi penso all’Ascoli".

Nell'ultimo periodo pare che la Juventus abbia iniziato ad osservarla da vicino. Ma non solo. Anche Roma, Genoa e Milan sembrano interessate. Che effetto fa leggere il suo nome accostato a queste squadre?

"Mi fa molto piacere, sono molto onorato dell’interesse di società così importanti, ma il mio presente si chiama Ascoli".

C'è qualcosa di vero? Qualcuno l'ha già contattata?

"Di queste cose si occupa il mio entourage insieme alla Società".

Grazie e un grosso in bocca al lupo per il proseguo della carriera.

"Grazie mille a voi!".