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La redazione di Pianetamilan.it ha contattato in esclusiva Pierpaolo Marino, noto dirigente sportivo italiano, ex di molte squadre di Serie A e B, tra le quali Napoli, Roma, Avellino, Pescara, Udinese e, fino allo scorso agosto, Atalanta.
Salve signor Marino. Qual è il suo giudizio su questo campionato? Ci sono ancora reali possibilità per il Milan di arrivare in Champions?
"Intanto dico che in questo campionato bisogna crederci sempre, perché le serie consecutive della Juve prima e della Roma poi ci insegnano che tutto è possibile, nulla è precluso con trenta punti ancora in palio da qui alla fine. Certo, il Milan dipende non soltanto da se stesso ma anche dai risultati degli altri, non si può permettere di mollare niente comunque. Secondo me è un Campionato che ha avuto molto appeal perché questa incertezza che ha regnato in testa alla classifica per diverso tempo, con tanti avvicendamenti che hanno visto protagonisti la Fiorentina, l'Inter, il Napoli e poi la Juventus, ha reso godibile la nostra Serie A anche all'estero, nonostante latiti la spettacolarità. Un mese fa ricordiamo che per Juventus-Napoli ci sono stati un miliardo di telespettatori esteri quindi una stagione da questo punto di vista positiva come spot per il nostro calcio e il nostro campionato anche se, lo devo ammettere, non è più il campionato più bello del mondo, come si diceva negli anni Ottanta e Novanta".
Cosa pensa del lavoro di Mihajlovic?
"Sinisa lo vedo davvero benissimo, sta facendo miracoli in una situazione molto particolare, dove non tutte le caselle del mosaico si sono incastonate nel modo migliore. Lui nei momenti difficili ha tenuto banco con la sua grinta e con la sua capacità di non arrendersi mai. E' stato importante quest’anno e credo facciano bene a confermarlo".
Giacomo Bonaventura. Si aspettava un rendimento e una personalità così? Quali margini di miglioramento ha?
"Innanzitutto questo è un grande regalo che ho fatto io a Galliani con quella telefonata un’ora e mezza prima della chiusura del mercato dello scorso anno. Siamo amici con Adriano da tanto tempo e quindi volevo fare bella figura, io ci credevo. Giacomo è una ragazzo con personalità e qualità ed è una bravissima persona. E’ un giocatore completo, anzi un fuoriclasse sotto tutti i punti di vista. Non solo, i margini di miglioramento sono tanti dato che le sue qualità sono ancora affinabili anche se già immense. Ogni anno di esperienza in più che fa, lo avvicina ad una maturità che può portare a bellissime sorprese. Credo che Conte non possa prescindere dal portarlo agli Europei perché sarebbe assurdo non convocare un giocatore che in poco tempo è riuscito a diventare il leader in campo del Milan. Jack sa andare in gol, sa fare assist ma anche difendere. A Bergamo, quando giocavamo contro le grandi, essendo il suo ruolo quello dell’esterno di centrocampo, ripiegava anche sulla linea dei terzini. Giacomo ha tutto, quantità qualità, personalità, ed è fra i migliori centrocampisti italiani. Non solo, è adattabile in più ruoli, con la stessa caratura, quindi in una competizione come l’Europeo dove puoi essere soggetto a squalifiche e infortuni, avere un giocatore così duttile e un fuoriclasse, sarebbe davvero enorme per un torneo di cosi breve durata".
De Roon. Su di lui il Milan e altre squadre. E' vero? Che caratteristiche ha e che ragazzo è?
"De Roon nella prima parte di campionato ha acceso l’attenzione di molte squadre. La bravura di Reja è stata quella di metterlo davanti alla difesa, perché lì, lui fa da diga, essendo un grande recuperatore di palloni. Lo si può discutere sulla qualità, nel gioco lungo, cioè non è un regista, e deve giocare con altri centrocampisti di qualità al fianco. Per intenderci è un tipo alla Medel, anche se le caratteristiche fisiche sono diverse".
Il futuro di Paletta. Com'erano gli accordi e cosa può succedere (l'Atalanta spinge per una risoluzione contrattuale con il Milan per averlo a zero)? Il Milan vuole un paio di milioni, come finirà?
"Paletta è stato preso nella seconda parte di agosto, quando ero già andato via da Bergamo. Sta facendo bene, nonostante l’infortunio muscolare che ha avuto e che lo ha tenuto fuori per diverso tempo. Credo comunque che alla fine resterà all’Atalanta anche nella prossima stagione, non ci saranno problemi in questo senso".
Manuel Locatelli promosso in prima squadra. Il Milan lo ha portato via dall'Atalanta quando ancora era piccolissimo. Se lo ricorda e che prospettive ha?
"Quando c’era lui io non ero ancora all’Atalanta, quindi non lo ricordo con la maglia bergamasca. Ne ho parlato molto con i nostri osservatori e ne parlano tutti davvero molto bene".
Il futuro di Marino. Tornerà in pista nella prossima stagione? Ragionando per assurdo, e ci fosse un interessamente per lei da parte del Milan, ci penserebbe o l’ipotesi sarebbe scartata a priori?
"Ho avuto un paio di situazioni alle quali ho detto di no e continuerò a farlo fino a quando non troverò il progetto che mi permetterà di lavorare al massimo delle motivazioni possibili e con gli spazi giusti. So che ci potrebbe volere del tempo ma sono anche ad un punto della mia carriera nella quale posso essere selettivo".
E se arrivasse la chiamata dell’amico Galliani?
"Adriano non mi chiamerà mai (ride, ndr), lui mi chiama solo per prendere giocatori buoni!!".
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