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Europa disaMorata: lo spagnolo entra e manda il Milan fuori dalle Coppe

Alvaro Morata, attaccante della Juventus, foto Getty Images
Perfetti per 115', i rossoneri pagano l'unica disattenzione difensiva al termine di una gara finalmente ineccepibile. Un risultato che fa solo aumentare i rimpianti

Renato Boschetti

Impresa sfiorata: nell'ultima gara di una stagione (l'ennesima) giocata ai limiti della scelleratezza, il Milan tira fuori la gara che non ti aspetti e mette alle corde per 115' la Juventus Campione d'Italia. Davanti ad uno Stadio Olimpico vestito a festa e letteralmente sold-out, gli uomini di Brocchi scendono in campo con la determinazione negli occhi, senza lasciare nulla al caso: sembra subito di vedere una squadra diversa da quella vista nelle ultime settimane, capace di farsi rimontare ben 8 punti in 4 giornate dal Sassuolo. Reparti corti, compatti, attenzione e concentrazione massima: il Milan per una sera sembra tornare ad i fasti di un tempo non troppo lontano. La Juve, dal canto suo, appare svogliata e smarrita, forse appagata.

Ma è solo apparenza: quando la stanchezza inizia a farsi sentire, e in Casa Milan ci si apprestava, probabilmente, alla lotteria dei rigori, ecco che Allegri pesca il jolly dalla panchina. Alvaro Morata entra e infila i rossoneri, smarcandosi di un Calabria fino ad allora più che perfetto. Come rivelato alla Gazzetta dello Sport di oggi, lo spagnolo finisce con gli occhi lucidi: "Il Milan ha giocato un ottima partita" ammette, per poi glissare sul suo futuro. "Ultima partita? Della stagione no, ho l'Europeo. Non posso pensare al futuro ora..."

 

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