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‘FATAL SASSUOLO’: le tappe di un disastro

Redazione

Dopo la fatal Verona ecco la fatal Sassuolo: se al Bentegodi il Milan ha perso ben due scudetti tra gli anni 70/80 e 90, il Mapei Stadium di Reggio Emilia é ormai diventato lo stadio tabú delle ultime stagioni. Ecco le tappe di un disastro

MASSIMILIANO ALLEGRI

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La prima batosta é datata 12 Gennaio 2014 quando in una serata fredda e nebbiosa il Milan guidato da Allegri, dopo essersi trovato in vantaggio per 2-0 al tredicesimo, subisce l’incredibile poker di Berardi che ribalta partita e risultato; nonostante il gol del 4-3 di Montolivo nel finale ed i legni di Honda e Pazzini, il Milan uscì con le ossa rotte da quella partita e nella notte Allegri venne esonerato dal suo incarico.

 Gaetano De Pippo

FILIPPO INZAGHI

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L’anno scorso non é andata molto meglio a Pippo Inzaghi: le prime avvisaglie c’erano state giá nella gara casalinga del 6 gennaio 2015 quando Sansone e Zaza ribaltarono l’illusorio vantaggio di Poli e diedero il via alla disastrosa seconda parte di stagione del Milan; in quel di Reggio Emilia, a stagione abbondantemente compromessa, Berardi segna una tripletta rendendo vani i tentativi di rimonta firmati Alex e Bonaventura. Quest’altra batosta servì solamente per certificare che l’avventura di Inzaghi alla guida del Milan era ormai irrimediabilmente compromessa.

 Gaetano De Pippo

SINISA MIHAJLOVIC

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Il resto é storia recentissima con la sconfitta senza appello subita ieri pomeriggio: Duncan e Sansone hanno messo la parola fine ai sogni Champions dei rossoneri ed hanno dato l’ennesima dimostrazione di come molto spesso fame, voglia e determinazione siano componenti essenziali per arrivare al successo.

 Gaetano De Pippo

IN CONCLUSIONE

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Quella con il Sassuolo è un po' la cartina tornasole delle ultime stagioni in casa Milan: tre allenatori diversi, tre momenti diversi ma identico risultato; in più le sconfitte contro gli emiliani non sono mai state banali o fini a se stesse. Le partite sono sempre state ricche di gol e di episodi controversi a partire dal poker che riveló Berardi al grande calcio calcio nel 2014, passando per il gol fantasma dello stesso attaccante calabrese nella sconfitta della scorsa stagione e convalidato non senza dubbi e proteste dalla terna arbitrale.

Come se non bastasse, le sconfitte contro i nero verdi hanno fatto registrare l’esonero di Allegri e hanno fatto svanire le già flebili speranze di riconferma per Inzaghi. Mihajlovic, al momento, ci ha rimesso “soltanto” il terzo posto ma sappiamo bene come il suo destino sia legato inequivocabilmente ai risultati; in piú risulta facile pensare come il presidente Berlusconi abbia tutt’altro che gradito la sconfitta di ieri e, soprattutto, il modo in cui é maturata.

 Gaetano De Pippo