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Fiorentina-Milan, la conferenza di Montella: i passaggi salienti

Daniele Triolo

Riviviamo i passaggi più importanti della conferenza stampa di Vincenzo Montella, che oggi ha presentato la sfida di domani contro la Fiorentina

RITORNO A FIRENZE

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“Torno più che volentieri a Firenze e sono ancora molto legato alla città: mi fermerò anche dopo la partita, questo la dice lunga su quanto mi sia piaciuto vivere lì, dove ho ancora tanti amici”, , che, sul suo rapporto con la Fiorentina, ha spiegato: “Credo di esser stato sempre molto corretto con il club: capendo le potenzialità di investimento e di strategia avevo chiesto di esser lasciato libero, perché non ero più motivato – ha sottolineato l’allenatore campano -. Io sono stato estremamente sincero con la società: per me era finito un ciclo, il mio ciclo. Non ero più in quelle condizioni di motivazioni giuste per continuare, nonostante le cinque vittorie consecutive per chiudere la stagione. Il pubblico mi acclamava? Abbiamo avuto un rapporto splendido, c’è stato un momento in cui ho esagerato, ma l’ho dovuto fare per salvaguardare la squadra. Talvolta l’allenatore deve fare da parafulmine”.

CARLOS BACCA

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“A volte con più collaborazione può esprimersi al meglio, ma credo che gli attaccanti, negli ultimi 30 metri, devono avere libertà di interpretazione”. Per il tecnico Montella, in viola dal 2012 al 2015, Bacca non può e non deve essere paragonato a nessun altro attaccante della massima serie: “Lo metto nel Milan – – e penso a come sfruttarlo al massimo”.

MILAN GIOVANE E ITALIANO

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E' stato fatto notare, dai numerosi cronisti presenti in sala stampa, come il Milan abbia fondato questo suo nuovo ciclo su numerosi talenti giovani: Gianluigi Donnarumma (classe 1999), Davide Calabria (1996, del quale oggi Montella ha detto “E’ un ragazzo giovane, con caratteristiche importanti. E’ stata una scelta importante fatta con la società quella di trattenerlo, anche se eravamo pieni nel reparto”), Alessio Romagnoli (1995), Mattia De Sciglio (1992), Manuel Locatelli (1998), Suso (1993) e M’baye Niang (1994), per citarne alcuni tenuti in grande considerazione dall’allenatore, e che bene hanno fatto contro la Lazio. “L’allenatore è sempre contento di vincere, a prescindere da chi gioca – -. Credo sia la società a dover esser fiera per aver lavorato bene con il settore giovanile, poi sono contento per aver a disposizione una base forte su cui lavorare, speriamo nei prossimi anni”. Anche perché, come si ricorderà, quello di un ‘‘ era un’idea sulla quale Silvio Berlusconi, Presidente uscente, aveva già da un bel po’ … “Lui aveva in testa una squadra così e si vede c’è un grosso lavoro su questo aspetto alle spalle, sicuramente è contento”, ha concluso sul tema Montella.

BERTOLACCI E PASALIC

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Alla sfida non prenderà parte Andrea Bertolacci, presumibilmente in seguito alla lesione muscolare alla coscia sinistra rimediata lo scorso 21 agosto contro il Torino e non ancora riassorbita dall’ex genoano: “Dispiace soprattutto per il ragazzo, per la sua assenza: stava anche recuperando a livello mentale dopo una stagione difficile – -. Settimana prossima lui, Mati Fernández e Cristián Zapata faranno nuovi esami: speriamo di avere qualche buona notizia”. Quindi, Montella è stato interpellato sul croato Mario Pasalic, 21enne centrocampista croato giunto in prestito dal Chelsea ed ancora oggetto misterioso, in gare ufficiali, di questo Milan: “Gustavo Gómez e José Sosa hanno giocato, Gianluca Lapadula anche. Manca solo lui – – ma veniva da 5/6 mesi di inattività, stiamo facendo un percorso per recuperarlo”.

CLASSIFICA E MERCATO

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Quella contro la Fiorentina è una gara molto importante in chiave europea, uno degli ultimi due scogli (l’altro è il Sassuolo) prima della nuova sosta per le gare delle Nazionali. L’ultima pausa ha fatto male al Milan, . Montella, però, non ha dato la colpa della battuta d’arresto contro i friulani alla sosta: “Contro l’Udinese non credo si sia perso per la sosta, abbiamo fatto degli errori a livello tecnico-tattico, ma abbiamo perso per un episodio, ma non per demeriti particolari – -. A volte conta anche la casualità. Troppi nazionali via? No, i giocatori possono caricarsi con la Nazionale”. Intanto, però, c’è da pensare alla prossima partita, che potrebbe dare uno slancio al Milan in classifica: “Non ci penso, sono concentrato solo alle prossime partite”, ha evidenziato Montella, che ha voluto anche aggirare qualsiasi possibile interrogativo legato al calciomercato invernale: “Per adesso è lontanissimo, non ci penso proprio”.

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