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Fiorentina, senti Sousa: “Il Milan non può lottare per lo Scudetto”

Daniele Triolo

Paulo Sousa, tecnico della Fiorentina, ha presentato la sfida di domani sera in sala stampa: “Per i primi posti, però, ci sono anche i rossoneri”

Paulo Sousa, tecnico della Fiorentina, ha presentato in la partita di domani sera, ore 20:45, . L'allenatore lusitano ha parlato così dei rossoneri e del loro condottiero, Vincenzo Montella: “Rispetto allo scorso anno siamo molto migliorati. Col Milan facemmo bene. I rossoneri non potranno lottare per lo Scudetto, ma per i primi posti ci sono anche loro. Hanno una società forte, come dimostra il fatto che hanno sempre un giorno di recupero in più degli altri, e hanno giocatori di qualità, oltre ad un ottimo tecnico che prova sempre a controllare la partita – ha sottolineato Paulo Sousa -. ? Ne abbiamo parlato tante volte. Quando si fa una comparazione del genere serve valutare tutto, i giocatori, i momenti, da quanti anni stai lavorando... Già prima di Montella si era creata un'idea legata ai giocatori tecnici con una squadra che possa essere propositiva. Questa idea c'era anche con Prandelli e secondo la società io sono l'uomo giusto per portare avanti questo discorso”.

Sousa si è poi soffermato a parlare del gruppo a sua disposizione: “Io devo analizzare ogni singolo giocatore, soprattutto a livello caratteriale perché chiaramente non puoi conoscerli. Io li avevo seguiti, ma avevo bisogno di conoscerli. L'unico che non conoscevo era Maxi Olivera, ma lo abbiamo già detto. Tutti ci stanno dando qualcosa, sia sul campo che a livello di spirito. Penso a Sanchez per esempio, che ci ha portato fisicità, presenza e colpo di testa. Lui in questo campionato ci sta benissimo, anche a livello caratteriale ci sta dando qualcosa – ha spiegato il tecnico lusitano -. Babacar? Tutti i giocatori, ad ogni età, dipendono dal proprio atteggiamento. Lui da questo punto di vista è migliorato, così come nella concentrazione e nella concezione del gioco. La sua crescita è continua, spero possa arrivare ad una crescita assoluta che può portarlo ai massimi livelli. Sono felice perché vedo ripagata la mia insistenza. Zarate? Il giocatore non è ancora al livello che noi vorremmo. Altri sono molto più presenti sul piano tecnico, mentale e tattico”.

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