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In quell'occasione la squadra di Colantuono sconfisse 2-1 gli orobici con reti di Théréau e Perica (inutile il gol di D'Alessandro a un quarto d'ora dalla fine): da allora tre sconfitte consecutive contro Carpi, Juventus e Palermo, e due pareggi contro Lazio ed Empoli. Due soli punti nelle ultime 5 giornate, tre gol segnati e 11 subìti: questo è il bilancio friulano nell'ultimo mese, alla vigilia della trasferta di Milano.
Fatta eccezione per la sfida contro il Bologna (lo scorso 27 settembre), Colantuono è sempre ricorso al 3-5-2, nella cui difesa hanno militato (tra gli altri) Iván Piris e Ali Adnan, arrivati in estate e non del tutto ambientati nel campionato italiano; la difesa non è l'unico reparto ad essere in difficoltà, anche gli attaccanti hanno faticato e faticano parecchio fino a questo momento.
Il capocannoniere della squadra è Théréau (7 reti segnate), seguito da Duván Zapata a quota 5, mentre Di Natale è andato a segno soltanto una volta, contro il Genoa il 4 ottobre scorso: nel complesso quello bianconero, con 20 reti, è il secondo peggior attacco della Serie A – sta facendo peggio solo il Verona (16 gol segnati) – mentre a livello difensivo (36 reti subite) hanno fatto peggio soltanto Palermo, Sampdoria, Carpi, Frosinone e Verona.
Viceversa il Milan, nelle ultime 5 partite, ha portato a casa 11 punti su 15 a disposizione, con 10 gol segnati e 3 subiti (a Roma ed Empoli); una statistica positiva che, aggiunta agli infortuni di Domizzi, Pasquale (entrambi fuori fino al 21 febbraio) e Merkel (possibile rientro il 1° marzo), può far sperare in vista di domenica.
Stefano Sette
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