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Galliani a PS: “Non parliamo del mio futuro, non faccio commenti sui cinesi”

Daniele Triolo

Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, ha parlato ai microfoni di 'Premium Sport' prima della sfida contro il Sassuolo: le dichiarazioni

, amministratore delegato del Milan, ha parlato ai microfoni di 'Premium Sport' prima della sfida contro il Sassuolo: ecco le sue dichiarazioni.

Sul futuro: “Parliamo di Milan, non del signor Adriano Galliani. Parliamo di calcio, di Milan, di Sassuolo, di ciò che volete voi”.

Sulla partita: “Il Sassuolo sesto, noi settimi, è finito davanti a noi: confronto tra squadre che puntano all'alta classifica. Ogni partita vale tre punti, ma contro un competitor i punti valgono doppio. Si sta scavando un grande distacco tra Juventus e gli altri, vedremo chi saranno gli altri”.

Sugli italiani del Milan: “Credo che oggi giochino 15 italiani su 22, dovevano essere 16, ma Alessio Romagnoli ha subito una botta e non giocherà: è assolutamente un record. Bisognerebbe stabilire una regola che chi fa giocare tanti italiani abbia qualche punto in più in classifica”.

Sui cinesi: “Le sembra possibile che io possa fare un commento sui cinesi?”

Su Moratti: “Ha una passione infinita, di famiglia, per l'Inter: esultava negli anni Sessanta per le coppe dell'Inter. Mi sembrerebbe una cosa molto bella, che premierebbe la passione infinita di tutta la famiglia Moratti per i colori nerazzurri”.

Sull'obbligo di vittoria del Milan ed il paragone con la realtà Sassuolo: “Realtà diverse, non comparabili. Il Milan viene da una storia di 8 finali di Champions. Sono stato proprietario del Monza, che è una realtà, il Sassuolo è un'altra, Juventus o Inter un'altra. Il pubblico di Milano non può aspettare: non sono storie comparabili tra loro. Un certo lavoro può essere fatto a Sassuolo, un altro a Milano, un altro a Madrid, un altro a Manchester”.

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