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Galliani: “L’affare Tevez ha cambiato gli ultimi anni: è un rimpianto…”

Adriano Galliani Milan
Adriano Galliani torna a parlare e ripercorre gli ultimi anni, concentrandosi sul mercato ma anche sull'imminente Supercoppa con la Juventus

Luca Fazzini

Intervenuto ai microfoni di Telelombardia , Adriano Galliani ha parlato di passato, presente e futuro, partendo dal rapporto con la Juventus: "E' durato tanti anni, poi come al solito ci sono alti e bassi: siamo tornati agli alti".

Sul futuro: "Non ci penso, ora lavoro con impegno. Il giorno in cui Fininvest non sarà più proprietaria, me ne andrò, poi sceglierò cosa fare. Porto il Monza sempre nel cuore".

Sul mercato: "E' difficile il mercato concordato con SES, c'è un periodo di interinato che deve essere concordato. Per vendere devo trovare una squadra che vuole il giocatore, poi devo trovare l'accordo con il giocatore e l'agente. Successivamente, devo chiedere il permesso ai nuovi compratori. Con quell'incasso, posso comprare un nuovo giocatore, ma devo trovare l'accordo e poi parlare con la nuova dirigenza. A gennaio staremo sostanzialmente fermi, abbiamo una buona squadra, andiamo avanti al 99% con i giocatori che abbiamo. Credevamo tutti nel closing il 13 dicembre, ma non facciamo drammi. non c'è nulla di male. Si può vivere anche così, sebbene sia complesso".

Sui futuri dirigenti: "Penso che come in ogni società, qualsiasi azionista abbia il dovere di nominare i propri amministrazioni. Berlusconi mi ha fatto gestire questa società, ma ora chi compra decide gli amministratori".

Sul mancato arrivo di Tevez: "E' assolutamente il più grande rimpianto: penso che Tevez abbia fatto da spartiacque tra il Milan e la Juventus. Purtroppo nel calcio non ci sono controprove, ma continuo ad avere un grandissimo rapporto con Kia e Carlitos".

Sulla Supercoppa: "A San Siro ad aprile abbiamo perso pur giocando allo stesso livello loro. Sul piano del gioco lo definirei un pareggio. Anche in finale di Coppa Italia abbiamo giocato alla pari, perdendo ai supplementari davvero di un nulla. Ad ottobre, altra partita alla pari, vincendo noi. Quando dicevo che non eravamo inferiori alla Juventus, lo dicevo dal punto di vista del gioco. Abbiamo perso due volte e vinto una, ma potevano essere tre pareggi: non ho visto così tante differenze sul piano del gioco. Spero che venerdì vada come in autunno piuttosto che come in primavera..."

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