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Galliani, parole d’addio: “Tutto finisce…”

Adriano Galliani Milan
Sembra giunta al termina l'avventura trentennale di Galliani al Milan. L'amministratore delegato ha parlato con non poca malinconia.

Stefano Bressi

Il closing è vicino e il Milan cambierà, oltre che proprietà, anche la dirigenza. Adriano Galliani, ieri, per la prima volta, ha ammesso che il suo rapporto con il club rossonero potrebbe finire. Dopo 30 anni, scrive il Corriere dello Sport, l'amministratore delegato più vincente della storia potrebbe non rappresentare più il Milan. "Cosa farò? Non voglio pensarci, almeno fino al closing. Ora devo pensare al Milan, non ho deciso. Poi ci penserò".

La malinconia è evidente: "Ho degli amici che mi fanno pensare, mi dicono di stupirmi per i 30 anni di durata. Non c'è nessuno in Europa che è durato 30 anni. Tutto inizia e finisce, è la vita. Faremo altro. È il rapporto più lungo della mia vita, un rapporto meraviglioso".

Accusato di non aver creato una rete di osservatori, Galliani ha risposto: "Non scherziamo, abbiamo una fortissima rete di osservatori. Non è cambiato nulla, è solo andato via Braida, ma abbiamo gli stessi osservatori di prima. Capisco che quando non arrivano i risultati sembra non ci sia nulla, ma non è così. Tutto sembra sbagliato, ma non lo è. Le persone che ho scelto hanno tutte fatto carriera".

A questo punto è tempo di bilanci, che per Galliani sono ovviamente positivi: "Non direi 25 anni buoni e 5 meno, direi 27 e 3. Nessuno ricorda che abbiamo vinto uno scudetto nel 2011 e abbiamo sempre superato il girone di Champions. Credo che quando usciremo dal Milan si ricorderanno i 30 anni, si ricorderanno i 28 trofei. Anche se non abbiamo vinto solo quelli. Abbiamo collezionato 17 secondi posti. Tra successi e secondi posti sono 46. Abbiamo fatto 8 finali di Champions League... Della storia ci si ricorda dal primo all'ultimo giorno".

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