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L'operato degli ultimi anni dell'AD rossonero sul mercato non è andato ancora giù ai tifosi milanisti, che lo scorso 27 febbraio, durante Milan-Torino, hanno presentato questo striscione: "Galliani le tue bugie, le tue prese in giro, la tua arroganza, la tua incompetenza, non saranno mai perdonate".
Il 14 Febbraio, contro il Genoa, altro slogan sibillino verso Galliani: “Il ritorno ai nostri colori non porrà fine alle contestazioni. In campo c'è da lottare, in società tanto da cambiare”.
Una settimana prima, ancora contestazione: "Galliani pezzo di *****", lo striscione apparso in Curva Sud durante Milan-Udinese.
Le dichiarazioni di Barbara Berlusconi degli ultimi anni, riflettono una concezione e una visione del Milan molto diversa rispetto a quella storica di Adriano Galliani. L'attacco frontale del novembre 2013, "non ho mai chiesto il cambiamento dell’ad Adriano Galliani. Nei numerosi colloqui telefonici con mio padre dopo la sconfitta con la Fiorentina ho chiesto semplicemente un cambio di filosofia aziendale per il Milan". Presa di posizione che non piacque allo storico dirigente che rassegnò le dimissioni poi ritirate. Per questo motivo papà Silvio ha diviso poi i compiti, inventandosi il doppio Ad. Anche negli ultimi mesi, esattamente lo scorso 28 gennaio, dopo un paio d'anni di pace apparente, Barbara ha ribadito le sue idee: "Io e Galliani immaginiamo il futuro del calcio in modi differenti, ma non c'è volta in cui non abbiamo collaborato. Abbiamo punti di vista diversi, età e obiettivi a tendere diversi ma il bene della squadra è la prima cosa. Abbiamo due ruoli diversi ma mai come ora è importante la collaborazione". Quanto durerà?
Con l'entrata in gioco di Bee Taechaubol nella questione delle quote societarie, anche la posizione di Adriano Galliani, potrebbe subire dei cambiamenti. Nei primi abboccamenti, datati aprile 2015, Mr Bee ha sempre parlato di pochi cambiamenti all'interno dello staff societario, soprattutto nelle alte cariche. Ma il broker thailandese ha anche accennato ad ingressi importanti, come quello di Paolo Maldini, non proprio graditissimo allo storico Ad rossonero. Cosa che se confermata, potrebbe portare a svolte epocali, come anche quelle che in origine prevedeva la presenza del fondo Doyen come regia dell'operazione e che non prevedeva Galliani in società.
Tante frecciatine quelle del presidente rossonero Silvio Berlusconi contro il suo fedele e storico collaboratore, Adriano Galliani. Lo scorso 26 Marzo, l'ex Cavaliere ha detto: "Finora mi sono solo lamentato di vedere un Milan che non mi è piaciuto e non so quanto questo sia da attribuire all’allenatore, alla società che non ha saputo prendere i giocatori giusti o ai giocatori stessi". Accuse velate a chi ha comprato i giocatori, quindi a Galliani. Per questo le voci di Sabatini in rossonero si rafforzano sempre più. Lo scorso 11 Ottobre, tra il serio e il faceto, e un Milan che non decollava, Berlusconi disse la sua battuta: "Ho cenato con Galliani e Mihajlovic, anzi sono venuti loro da me così, se volevo, potevo avvelenarli... Le loro reazioni sono state invece positive". Non tutto liscio come l'olio tra Galliani e Berlusconi: è la crisi del 30esimo anno rossonero?
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