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Gallinari: “Milan, dobbiamo tornare a vincere. Su Donnarumma…”

Luca Fazzini

Da sempre grande tifoso rossonero, Danilo Gallinari ha rilasciato oggi alcune dichiarazioni a Milan TV, parlando della squadra e della sua carriera

Reduce da un'estate amara, con la mancata qualificazione alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, Danilo Gallinari è pronto a ricominciare la sua stagione NBA, ancora una volta in maglia Denver Nuggets. Intanto, il cestista azzurro non dimentica la sua passione rossonera. Per questo, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Milan TV, come riporta acmilan.com: "Mio padre è interista ma non è riuscito a convincermi. La passione per il Milan nasce da mio zio: fin da piccolo mi ha sempre regalato gadget rossoneri, ed è per questo che sono tifoso milanista. In più si vinceva veramente tutto, speriamo adesso di tornare a vincere come qualche anno fa".

Sul Milan: "Ci sono alcune partite che riesco a guardare in diretta, altre no. Però seguo sempre la squadra attraverso i media. Mi piacciono i ragazzi che abbiamo adesso, non ho particolari sogni di mercato. Ho visto solo una partita e mi ha colpito Suso, soprattutto per l'atteggiamento in campo. Questa è cosa è ciò che ha sempre distinto il Milan dalle altre squadre".

Sulla partita più bella del Milan: "La partita perfetta contro il Manchester. Ero a San Siro e ricordo la forza di quella squadra e il coinvolgimento del popolo rossonero. Straordinario. La cosa che mi è rimasta impressa è il momento del primo gol: dopo un secondo sono scattato in piedi. E questa è una rarità vista la mia altezza".

Sulla squadra: "Ho seguito la carriera di Montella, sia da giocatore che da allenatore. Speriamo riesca, con i giocatori, a portarci in Europa. Sul mercato? Son contento per la conferma di Bacca, Romagnoli e Donnarumma. Penso sia giusto e bello il fatto di avere tanti italiani in squadra. Donnarumma? Sta facendo grandi cose e mi auguro che possa avere un percorso simile al mio".

Sul giocatore preferito: "Paolo Maldini è il mio giocatore preferito. Era lui il capitano della mia infanzia. Ci siamo incontrati spesso e per me, che ero piccolino, è sempre un'emozione vederlo".

Sul "suo" numero 8: "A questo numero ricollego Gattuso: chi meglio di lui può rappresentare l'8. Incarna, attraverso la grinta, la voglia di vincere".

Sulla partita più bella da giocatore: "È difficile, però le emozioni che dà la Nazionale sono uniche. Quindi direi tutte le partite in maglia Azzurra".

Sulla  Nazionale di basket: "Dobbiamo ripartire dopo un periodo non semplice. Siamo un gruppo che sta insieme da tanto tempo e speriamo di tornare a grandi livelli, magari insieme al Milan".

Sul calcio nella sua vita: "Di solito si parlava molto più di calcio quando giocavo a Milano. Da quando gioco in NBA non ne parlo molto. In Italia c'è il calcio, in America c'è il basket. Io che ci sono dentro li vedo tutti e due alla stessa maniera. Noi giochiamo di più (ride, ndr)".

Sul suo sogno: "L'obiettivo è quello di vincere il titolo NBA, farlo a Denver sarebbe il sogno. Possibile? Penso di si perché ho fiducia nella squadra e nella società. Tra una settimana tornerò a Denver. Ufficialmente inizierò la preparazione il 25 settembre ma pochi giorni saremo già tutti là per preparare la nuova stagione. La settimana tipo? Si gioca quasi tutti i giorni. Vivi con i tuoi compagni di squadra, viaggi, hotel, giochi. Il fisico si abitua, la difficoltà è più mentale".

Sul rapporto con i compagni: "Ho regalato delle magliette ai miei compagni di squadra che, chiaramente, non capiscono nulla di calcio. Quindi li ho costretti a tifare Milan".

Sugli avversari più forti: "LeBron e Durant sono i più forti contro cui abbia giocato. Timori reverenziali? No, io non vedo l'ora di affrontare giocatori del genere. Al contrario è più difficile giocare contro avversari di caratura diversa".

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