Questa sera, alle ore 20:45, allo stadio 'Luigi Ferraris' di Genova, il Milan di Vincenzo Montella di Ivan Juric in una sfida valevole per la 10^ giornata di , secondo turno infrasettimanale della stagione. Il Milan si presenta all'appuntamento da secondo in classifica, a pari punti con la Roma, a quota 19, mentre il Genoa, che era partito bene, ora staziona al 12° posto con 12 punti conquistati ed è reduce da una cocente sconfitta nel derby contro la Sampdoria.
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Genoa-Milan, Niang e Suso sfidano il loro felice passato
Al 'Ferraris', tra gli osservati speciali del match, non soltanto , 18enne gioiello rossonero che, con una sua prodezza dalla distanza, ha piegato a 'San Siro' la Juventus appena sabato scorso, ma anche e soprattutto , esterni offensivi del 4-3-3 di Montella, i quali, in periodi diversi, hanno vestito la maglia del Genoa. Suso e Niang, infatti, oltre ad essere accomunati, in questo loro percorso rossonero, dalla piena fiducia che l'allenatore del Milan nutre nei loro confronti, sono uniti anche da una breve ma .
Niang ha fatto da apripista. Nella stagione 2014-2015, dopo essere ritornato al Milan da un'esperienza non proprio edificante in Ligue 1 con il Montpellier (il giovane transalpino distrusse la sua Ferrari in un incidente stradale, tra l'altro), ha trovato poco spazio con Filippo Inzaghi in panchina e, nel gennaio 2015, dopo appena 5 gare disputate, si è trasferito sotto la Lanterna alla corte di Gian Piero Gasperini. , totalizzando 14 presenze in Serie A e mettendo a segno 5 reti, le sue prime in Italia dopo essere rimasto clamorosamente a secco in rossonero. Enrico Preziosi ha provato a confermarlo, ma, l'annata seguente, Sinisa Mihajlovic, nel frattempo approdato al Milan, ne ha stoppato la partenza e, successivamente, ha provveduto a valorizzarlo. Se oggi, con Montella, Niang è elemento insostituibile di questo Milan, , è merito anche del Genoa.
Situazione simile per quanto accaduto con Suso, soltanto che è tutto ciò si è verificato esattamente 12 mesi più tardi, e con protagonisti diversi nella storia. Snobbato da Filippo Inzaghi prima e, soprattutto, da Sinisa Mihajlovic poi (6 partite in un anno), nel gennaio 2016 il Genoa ha puntato con forza su Suso, strappato in prestito secco al club di Via Aldo Rossi. In rossoblu, il fantasista iberico è tornato a farsi apprezzare come ai tempi in cui incantava in patria con la maglia dell'Almería e nelle giovanili del Liverpool: 6 gol, di cui una doppietta nel derby di Genova, in 19 gare giocate ed esplosione completa. Tornato al Milan, : a parte, ironia della sorte, proprio per questa sera, giacché per lasciare spazio dal 1' a Keisuke Honda.
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