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HONDA, da cedibile a fondamentale: i motivi di una rinascita

Keisuke Honda Milan
Oggi l'Honda d'urto rossonera è un po' più colorata delle scorse stagioni. Il giapponese, infatti, è riuscito a diventare fondamentale in questo Milan.

Donato Bulfon

Si è pian piano ritagliato un posto di primaria importanza nel Milan di Sinisa Mihajlovic, dopo che era stato messo spesso sulla gogna o considerato non all'altezza. Per Keisuke Honda le cose sono cambiate e ora, a suo modo, anche quel numero dieci stampato dietro le sue spalle sembra essere meno gravoso. Ottime prestazioni, sagacia tattica, grande carattere e professionalità: sono queste le caratteristiche del centrocampista giapponese che pian piano ha convinto tutti. In primis la dirigenza rossonera e Adriano Galliani, che da un po' di tempo le definisce "un grande giocatore".

Nelle ultime sessioni di mercato, il nome di Honda è stato spesso accostato a fantomatiche squadre inglesi, volte a portarlo via dall'Italia e sganciarlo da un fardello, quello della "dieci", che in pochi sono riuscito a portare alla grande. Ma il giapponese non ha mai mollato, aiutato da un carattere forte, nonostante lui sia molto taciturno e riflessivo. Lavoro e passione, queste due cose davanti a tutto, oltre alla consapevolezza e alla certezza che lui al Milan ci poteva stare eccome. E la società rossonera lo ha premiato: rifiutate tutte le offerte d'Oltremanica, ascoltate, questo sì, ma non reputate all'altezza. Oggi l'Honda d'urto rossonera è un po' più colorata delle scorse stagioni. Il giapponese, infatti, è riuscito a diventare fondamentale in questo Milan e in un ruolo che non è proprio il suo. Lo ha detto lui stesso nei pochi momenti in cui ha rilasciato dichiarazioni e mai a caso. Anche Alberto Zaccheroni, ex tecnico rossonero ma anche ex CT del Giappone, lo aveva detto: "Keisuke è un trequartista ed un professionista vero". Fantasista trapiantato a destra in un 4-4-2 di sacchiana memoria, l'unico in rosa dopo le partenze di Suso e Cerci. Nelle ultime 6 gare, con Honda in campo quasi sempre da protagonista, il Milan ha ottenuto 6 risultati utili consecutivi, tra i quali l'indimenticabile 3-0 rifilato ai cugini dell'Inter.

Ma, oltre al lato tecnico, che non guasta mai, anche quello economico ha la sua importanza per decretare l'incedibilità o meno di un calciatore. E, nel caso di Honda, non si fa eccezione. Anzi, dall'arrivo del giapponese, il Milan ha aumentato il suo appeal sui mercati asiatici, oltre che gli introiti dovuti alla presenza in rosa di un calciatore con gli occhi a mandorla. Secondo calciomercato.com, Honda porta nelle casse del Milan 1,2 milioni di euro all'anno, proventi derivati da un partner internazionale sulla commercializzazione dei diritti di immagine nel territorio giapponese del calciatore giapponese.

Sono tanti dunque i motivi per una conferma in toto di Honda in rossonero: se il giapponese continuerà su questi standard anche in campo, il Milan si terrà ancora più stretto il suo talento e la sua professionalità al servizio della squadra, che ha davvero bisogno di giocatori dalle sue caratteristiche.

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