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HONDA, dai fischi agli applausi: l’impegno paga

Keisuke Honda, centrocampista offensivo del Milan
Honda finalmente sta dimostrando di meritare la maglia rossonera, e ora sono applausi per lui

Gianluca Raspatelli

Honda ha disputato una delle migliori prestazioni da quando è in rossonero; in avvio di partita costringe subito Perin a mettere il pallone in angolo con un sinistro telecomandato all'incrocio e da quell'angolo nasce l'azione che lo porta a servire l’assist per 1-0 a Bacca dopo aver tenuto in campo un pallone che sembrava destinato sul fondo. Poi, a metà secondo tempo, trova il gol col mancino che, di fatto, regala i tre punti al Milan. L’ex Cska si sta ritagliando sempre più spazio nel 442 di Mihajlovic dimostrando tutta la sua importanza sia dal punto di vista tecnico che da quello tattico. In questo Milan, piaccia o non piaccia, Honda è uno dei giocatori (insieme a Bonaventura) con i piedi più educatie grazie anche alla sua crescita costante sta diventando una pedina imprescindibile per il tecnico serbo.

Dopo un inizio di stagione molto altalenante condito da qualche intervista fuori luogo, diverse esclusioni e moltissimi fischi, i primi segnali di ripresa erano arrivati già a fine dicembre in quel di Frosinone, dove il giapponese era stato uno dei migliori in campo, soprattutto nel secondo tempo in cui la squadra ha ribaltato l’iniziale svantaggio. Nel 2016 il suo rendimento ha fatto registrare una crescita costante; le perle sono stati gli assist per Kucka a Roma, per Bacca contro il Carpi in Coppa Italia, per Alex nel derby e ancora per il cecchino colombiano questo pomeriggio. Mancava il gol che però è puntualmente arrivato a coronamento di una prestazione esemplare.

Oltre alla qualità, anche oggi, Honda ha messo insieme anche tanta quantità coprendo al meglio la sua corsia e proteggendo le discese di De Sciglio, apparso in ripresa forse anche grazie al lavoro dello stesso Honda. Non sembra essere un caso il fatto che l’unica sconfitta del 2016 (contro il Bologna) è arrivata per un gol subito pochi minuti dopo la sua uscita dal campo e dalla sua fascia di competenza.

Menzione particolare anche per il gol, uno splendido sinistro da più di 30 metri che ha sorpreso il portiere Perin: la rete, che in campionato mancava al giapponese da ottobre 2014, oltre ad essere risultata decisiva per la vittoria finale, avrà sicuramente effetti positivi sul morale e sulla condizione psicologica di Honda, candidandolo ad un finale di stagione quanto meno promettente…Banzai!!!

 

Gaetano De Pippo

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