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Honda: “Non è più il Milan di una volta. In Italia mentalità sbagliata”

Gianluca Raspatelli

Honda ha parlato del futuro del Milan e del calcio italiano in generale sulla Gazzetta dello Sport

Keisuke Honda ha parlato del futuro del Milan e del calcio italiano in generale sulla Gazzetta dello Sport.

Ecco le sue parole sul tracollo del Milan: "Ci sono molte ragioni. Ma non bisogna confondere questo Milan con quello che vinceva tutto. Quando arrivai qui, mi accorsi che non si trattava dello stesso Milan di cui mi ero innamorato in tv. Noi stiamo provando a tornare su quei livelli, ma è una strada lunga. Davanti alla tv io ammiravo non solo le qualità tecniche ma soprattutto quelle caratteriali: il singolo aveva un’identità all’interno del gruppo. A livello tecnico io non sono paragonabile a quei campioni e quindi devo essere ancora più professionale di loro. E’ questa la mentalità che il club dovrebbe trasmettere. E noi giocatori dobbiamo essere capaci di stare insieme e costruire il nuovo Milan. Tornare ai vertici in un paio di stagioni? Penso di sì. Ma da quando sono arrivato ripetiamo le stesse cose...”.

Sul calcio italiano: "E' sbagliata la mentalità: si pensa solo a vincere, e quindi non si preferisce non correre rischi. Nella cultura italiana si è troppo legati ai successi del passato, c'è molta memoria storica. Ma servirebbe un rinnovamento generale come è successo negli altri campionati europei. O in Giappone: io ho giocato 2 Mondiale e la Champions e non ho ancora 30 anni, ma la gente già parla del dopo-Honda. Qui è diverso: visto che il calcio italiano ha avuto molto successo si pensa sempre al passato".