Ieri non c'è stata solo la sfida tra Juventus e Milan, ma anche quella tra due allenatori diametralmente opposti: Allegri da una parte, Montella dall'altra. Il primo, in tutti questi mesi, non è ancora riuscito a dare un bel gioco a una squadra farcita di fenomeni pagati milioni: durante la partita si nota, poichè la Juve non impone il ritmo e non domina come dovrebbe in mezzo al campo, nonostante il vantaggio di Chiellini. Infatti, dopo il gol del difensore, i bianconeri arretrano inspiegabilmente, concedendo molto spazio ai rossoneri: in tutto questo, l'infortunio di Alex Sandro e l'entrata in campo di Evra agevolano notevolmente il compito al Milan, poichè il francese verrà distrutto da Suso su quella fascia e permetterà il cross dal quale verrà fuori il pareggio del Milan.
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I singoli di Allegri battuti dalla squadra di Montella
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MALE IL CENTROCAMPO BIANCONERO
—La Juventus, tramite un palleggio sterile e lento e senza un minimo di costruzione del gioco, non fa altro che aiutare il Milan a imporre il suo gioco sulle fasce, ma non solo: i bianconeri giocano con il centrocampo a rombo, con Marchisio davanti alla difesa e Pjanic trequartista. Khedira si butta negli spazi e cerca la conclusione, Sturaro corre e lotta ma tutto questo, alla lunga, non funziona, poichè nessuno si prende la responsabilità di creare delle azioni pericolose. Un dato: Higuain e Mandzukic, in tutta la partita, toccano 88 palloni in due; non ci vuole un genio del calcio per capire che in questo modo non hanno avuto molte occasioni per giocare la palla, creare occasioni, fare gol. Infatti il vantaggio juventino nasce da un calcio d'angolo su cui arriva Chiellini, un difensore, che butta la palla in rete con un tocco ravvicinato e un pò casuale.
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CONTROMOSSA MONTELLA
—Il Milan comincia a fare il suo lavoro: argina Pjanic, sta attento agli inserimenti, ferma continuamente i due attaccanti bianconeri, ripartono a tutta velictà sulle fasce con Suso da una parte e Bonaventura dall'altra, facendo molto male alla Juventus per quasi tutta la partita. Infatti, dal cross del primo nasce il gol del secondo è non può essere un caso. A proposito, Suso scodella in area ben 21 cross, impegna metà difesa juventina, che si vede costretta a triplicarlo a na certa, per cercare di arginarlo: il problema è che poi si creano voragini difficili da coprire, dove i rossoneri fanno un pò quello che vogliono. Per la coppia d'oro Suso-Jack, sono 148 i palloni toccati in totale: 71 per il primo, 77 per il secondo; impietoso il paragone con Higuain e Mandzukic, e la vittoria tattica di Montella arriva di conseguenza.
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