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Nella partita di ieri contro il Sassuolo, la grande rimonta del Milan, culminata con il 4-3 finale, ha coperto un po' le non buonissime prove di tre giocatori rossoneri: Abate, Luiz Adriano e Gomez.
La mancanza di Romagnoli in difesa, unita ai problemi fisici di Antonelli e Calabria, ha costretto il tecnico rossonero Vincenzo Montella a cambiare mezzo reparto difensivo che, davanti ad un avversario che gioca a memoria, poteva andare in forte sofferenza. E così è stato. Cominciamo da Abate: il terzino non sta attraversando un buon momento di forma, scalzato nelle ultime gare dal giovane Davide Calabria in costante crescita. L'esterno ex Torino, Empoli e Napoli, non sta giocando come dovrebbe, e il resto del reparto ne risente. Errori di concentrazione, cosa inusuale per Ignazio che della costanza ha fatto il suo punto di forza. La speranza è che con la sosta le cose possano cambiare e migliorare.
Per Gustavo Gomez, invece, quella di ieri è stata la prima gara pienamente negativa. Il paraguayano, nonostante l'ottimo Paletta, sembra ancora un pesce fuor d'acqua nella difesa del Milan, andando spesso in sofferenza e dimostrando di essere ancora indietro tatticamente. Certo, il tempo per crescere c'è, ma quello di ieri dovrà essere soltanto un incidente sul percorso di crescita del giocatore che così rischia, però, di bruciarsi troppo presto.
Il terzo giocatore in ombra è stato Luiz Adriano. L'attaccante brasiliano, opaco e impalpabile nel primo tempo, quando le cose erano ancora sull'1-1, ha sprecato la chance che Montella gli ha consegnato facendolo giocare al posto di Niang. Doveva spaccare il mondo il buon Luiz, ma così non è stato. E con questo potrebbe essersi giocato il Milan: gennaio è ancora lontano, come probabilmente da oggi lo sarà anche il campo, per un giocatore che potrebbe aver concluso in anticipo la sua esperienza in rossonero.
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