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Gabriel Paletta: il 30enne centrale italo-argentino, reduce da una stagione positiva in prestito nella fila dell'Atalanta, non convince appieno neanche contro la formazione 'B' del Bayern. In coppia con Alessio Romagnoli, l'ex parmense concede troppa libertà a Franck Ribéry e David Alaba in occasione delle due reti bavaresi nella prima frazione. Dietro, nel cuore della difesa, il Milan avrebbe molto bisogno di rinforzi.
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Riccardo Montolivo: non riesce a prendere in mano la squadra rossonera. In 90', un solo lancio illuminante, a cambiare il gioco verso Giacomo Bonaventura, e, più in generale, si è trovato costretto a rincorrere sul terreno del 'Soldier Field' i più freschi e veloci (di testa e di gambe) Xabi Alonso, Thiago Alcantara ed Alaba. Crescerà, presumibilmente, di pari passo con la condizione atletica: dal capitano, però, ci si aspetta sempre un po' di più.
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Jherson Vergara: Vincenzo Montella lo butta in campo nel finale per difendere il risultato e invece il centrale colombiano interviene, nel giro di pochi minuti, in maniera scomposta su Juan Bernat causando il rigore che fissa il risultato al 90' sul 3-3. Di certo, non il miglior modo per riprendersi il Milan: uno scampolo di gara che ha ricordato, molto da vicino, il suo esordio nell'Audi Cup 2013, quando i rossoneri si arresero per 5-3 al Manchester City anche grazie agli orrori dell'eterna promessa Vergara.
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Andrea Bertolacci: non brilla, come tutto il centrocampo, ma ci sentiamo di premiarlo, al pari di Juraj Kucka, perché realizza un gran gol (così come lo slovacco) che potrà dargli fiducia per una stagione che, anche nelle sue intenzioni, dovrà essere quella del riscatto personale. Mister 20 milioni, intanto, sembra essersi scrollato di dosso quella pesante etichetta, e potrebbe essere pronto, finalmente, a far valere quanto vale anche con la maglia rossonera.
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Andrea Poli: dalle parole ai fatti. Lo aveva detto, nelle scorse ore, che avrebbe avuto intenzione di far parlare il campo, e di dimostrare ai tifosi del Milan tutta la sua voglia di restare in rossonero per guadagnarsi quello spazio che, nell'ultima stagione, non ha avuto. Bene da interno di centrocampo nel 4-3-3, bene (seppur con qualche patema d'animo, ma è comprensibile) nel ruolo di terzino destro nella ripresa. Poli potrebbe rivelarsi un'arma tattica preziosa per Montella.
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M'baye Niang: veloce, rapido, pungente. E, finalmente, glaciale sotto porta. Il gol con cui sblocca il risultato è un gioiello di astuzia e di freddezza. Ma la partita di Niang si contraddistingue anche per l'enorme corsa, le sponde per i compagni, la volontà di convincere definitivamente l'allenatore che quella posizione di centravanti 'atipico, molto mobile, può ricoprirla con efficacia anche nel corso della stagione ufficiale. Se si impegna con costanza, può diventare un grandissimo.
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