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Il Milan di Vincenzo Montella dà seguito alla bella prestazione offerta contro il Bordeaux battendo anche il Bayern Monaco di Carlo Ancelotti nella gara d'esordio della 'International Champions Cup': al 'Soldier Field' di Chicago, i rossoneri hanno difatti superato i rivali per 8-6 dopo i calci di rigore. I tempi regolarmentari si sono conclusi sul 3-3, con le reti, per il Milan, di M'baye Niang, Andrea Bertolacci e Juraj Kucka; a segno, per il Bayern, Franck Ribéry (doppietta) e David Alaba. Buona prestazione di Riccardo Montolivo e compagni i quali hanno palesato, forse, qualche amnesia di troppo in difesa, ma anche dimostrato di saper interpretare i nuovi dettami tecnici di Montella, che fa del fraseggio, del possesso palla e dell'occupazione degli spazi i suoi capisaldi.
PRIMO TEMPO - Buon inizio del Milan sul terreno dello stadio 'Soldier Field' al cospetto del più quotato Bayern Monaco. I rossoneri sembrano in palla, provano ad imporre il proprio gioco,e si rendono pericolosi già in avvio con lo spagnolo Suso. Dopo un gol annullato a M'baye Niang (il suo tap-in sotto rete avviene in posizione di fuorigioco), è lo stesso attaccante francese a portare avanti gli uomini di Vincenzo Montella: Niang ruba palla ad uno sbadato Holger Badstuber, si invola verso la porta difesa dal vice-Neuer, Sven Ulreich, e lo batte inesorabilmente al 23'. Scontata, a questo punto, la reazione del Bayern che, da grande squadra, si riversa nella metà campo ospite e, già 5' più tardi perviene al pareggio: David Alaba confeziona l'assist da sinistra, Franck Ribéry addomestica il pallone e, appena dentro l'area di rigore, non trova particolari problemi nel battere Gianluigi Donnarumma sul suo palo. Ancelotti è costretto a sostituire Badstuber con Nicolas Feldhahn già al 30', ma il Bayern non sembra risentire del cambio obbligato. Anzi: i Campioni di Germania in carica, oramai in costante pressione nella metà campo rossonera, trovano il gol che ribalta la partita al 38', quando è l'austriaco Alaba, lasciato incomprensibilmente libero da marcature dai difensori in maglia bianca, scarica dai 25 metri un sinistro che supera Donnarumma, apparso, nell'occasione, piuttosto incerto. Il primo tempo si conclude con il Bayern in vantaggio per 2-1: punteggio, per quanto si è visto in campo, tutto sommato giusto nonostante i rossoneri si fossero dimostrati pimpanti in avvio.
SECONDO TEMPO – Montella sostituisce Ignazio Abate con Juraj Kucka, ed arretra Andrea Poli nel ruolo di terzino destro. Il Milan ricomincia l'incontro come lo aveva iniziato, con il giusto piglio ed una rinnovata intraprendenza. Dopo appena 3' di gioco, i rossoneri pareggiano per merito di un positivo Andrea Bertolacci, abile, in area del Bayern, ad approfittare di una colossale dormita di Javi Martínez e compagni e, sfruttando una sponda aerea di Niang, ed ad infilare Ulreich sotto la traversa. Suso (positiva anche la sua prova) sfiora il gol del nuovo vantaggio milanista dopo pochi minuti, ma il suo pallonetto su Ulreich in uscita termina alto di un soffio. Poco male, perché, in seguito da un tentativo di Xabi Alonso per il Bayern e di Niang per il Milan, i rossoneri mettono la freccia per il sorpasso: merito di Kucka, che si libera con estrema classe della marcatura dei centrocampista in maglia rossa e scarica un sinistro dalla lunga distanza, il quale, deviato, inganna il portiere bavarese e porta il Milan sul 3-2. Feldhahn (incornata di testa sotto misura) spaventa Donnarumma, ma sono ancora i ragazzi di Montella ad andare due volte vicino al gol grazie al neo-entrato Zanellato. Ad un passo dalla vittoria finale, il Milan si fa però raggiungere dal Bayern grazie ad un rigore, in extremis, di Ribéry (doppietta per il francese): il fallo che ha generato il penalty lo causa il colombiano Vergara, che stende Bernat con troppa imprudenza in area. Per decidere, quindi, l'incontro, si deve procedere con una serie di calci di rigore.
RIGORI – Si gioca per il punto aggiuntivo: segnano tutti, eccezion fatta per il brasiliano Rafinha, che si fa ipnotizzare da Donnarumma. Giacomo Bonaventura regala, dunque, il secondo punto di serata ai rossoneri con il penalty del definitivo 6-8.
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