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C’era una volta il Milan che spendeva e trattava i grandi campioni. Quel Milan, purtroppo, non c’è più. Nella lunga e calda, meglio dire rovente, estate rossonera i tifosi hanno di nuovo fatto il conto con un calciomercato gramo. Quest’estate però, a differenza delle ultime tre, il Milan ha trattato giocatori di un certo livello, pur non avendo i milioni giusti per portarseli a casa. Galliani ha dovuto fare i conti con i soli 15 milioni anticipati dai cinesi per allestire una squadra più o meno competitiva. E questo è stato l’ultimo mercato dell’ad rossonero.
L’estate del Milan è cominciata con l’acquisto di Lapadula, ingaggiato con i milioni della cessione di El Shaarawy alla Roma. Montella ad inizio mercato aveva richiesto espressamente un regista in grado di dettare i tempi alla manovra del Milan. Un vero regista alla fine non è arrivato e Montella si è ritrovato in rosa tre mezzali (Sosa, Pasalic e Fernandez). Galliani prima ha trattato Kovacic e Paredes, rispettivamente con un cartellino di 25 e 20 milioni di euro, e poi, nella giornata di ieri, ha cercato di portarsi a casa (gratis) Fabregas, Wilshere e Ramsey. Nomi di un certo livello, ma tutti naufragati nel giro di poche ore sia per la non volontà dei giocatori di trasferirsi in questo Milan, sia perché l’unica formula che ha proposto il Milan ai club che ne detenevano il cartellino non era idonea: ossia il prestito oneroso con diritto di riscatto.
L’estate rossonera è proseguita poi con l’acquisto in difesa del primo paraguaiano nella storia del Milan: Gustavo Gomez. Il difensore ex Lanus è un classe ’93 e i 7,5 milioni spesi per acquistarlo potrebbero mettere ulteriormente pressione ad un acquisto che, in questa sessione, è stato uno dei più costosi della campagna del Milan. Dopo il tanto criticato Sosa, 31 anni pagato quasi otto milioni da Galliani per strapparlo al Besiktas. In difesa sarebbe dovuto arrivare Mateo Musacchio, difensore del Villareal che per circa un mese e mezzo aveva l’accordo con i rossoneri, ma poi ad inizio agosto, dopo i continui rinvii, è arrivata la rottura con l’entourage dell’argentino. L’avrebbero pagato i cinesi qualora la firma del closing fosse arrivata entro quel famoso 15 di giugno. Ma poi tutto è slittato e il closing non è arrivato neanche a luglio, ma a metà agosto. Troppo tardi. Con i 15 milioni di anticipo sui 100 che verranno spesi a gennaio per rinforzare sul serio la squadra che, di fatto, hanno lasciato delusi ancora una volta i tifosi del Milan. Abituati a Rui Costa, Nesta e Inzaghi. Oggi rassegnati a Gustavo Gomez, Sosa e Mati Fernandez.
Ruggero Daluiso
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