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Il MILAN non ha paura e prepara lo sprint vincente

Sinisa Mihajlovic Milan
Il Milan di Sinisa Mihajlovic viaggia più forte di chi punta alla Champions League: ora la trasferta di Napoli è un bivio decisivo

Daniele Triolo

Lunedì sera, 22 febbraio, alle ore 21.00, il Milan di Sinisa Mihajlovic, reduce dalla vittoria per 2-1 a 'San Siro' contro il Genoa, affronta in trasferta il Napoli di Maurizio Sarri. Per 'La Gazzetta dello Sport' stamattina in edicola, questa potrebbe essere la partita peggiore da disputare in questo momento, , ma, senza dubbio, arriva nel momento migliore della squadra.

Dalle parole di (“Andiamo lì per prenderci almeno un punto”) e da quelle dello stesso Mihajlovic (“Ora è dura per chiunque batterci”), si evince come il Milan abbia difatti fatto quel salto di qualità indispensabile per pensare da grande, e in grande. La squadra gioca bene a calcio pur avendo il suo regista, ; è equilibrata ed ha un'ampia potenza di fuoco, più solida anche se meno 'effervescente' e, soprattutto, corre, in virtù di un'ottima condizione atletica.

In particolar modo nei secondi tempi, il Milan dimostra di stare bene, oltre che con la testa, con le gambe: la 'rosea' ha sottolineato come nelle ultime sette partite, cioè da quando l'Inter ha cominciato a perdere colpi in campionato, . Nell'arco di queste ultime sette giornate di campionato, il Milan sarebbe terzo, con 15 punti conquistati, dietro a Juventus (21) e Napoli (18). Alla luce di questi numeri, dunque, la qualificazione in Champions League appare un'impresa possibile: in società, Silvio Berlusconi ed Adriano Galliani in testa, cominciano a crederci, e Mihajlovic, negli ultimi tempi, ha rilanciato, uscendo alla scoperta e mettendo anche i giocatori nelle condizioni di non potersi più nascondere.

Nelle ultime 7 partite, ha concluso 'La Gazzetta dello Sport', il Milan viaggia più forte della Fiorentina, che occupa la piazza dove vorrebbero stare, a fine stagione, i rossoneri, tra le fila dei quali molti giocatori hanno ancora ampi margini di miglioramento, quali Honda, Montolivo, Luca Antonelli e Mattia De Sciglio, ma anche quei giocatori che partono dalle 'retrovie', come Luiz Adriano, Jérémy Ménez o Mario Balotelli. .

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