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Il nuovo Niang è la forza del Milan

Mbaye Niang Chievo-Milan
Per Montella può diventare un leader, i suoi colpi migliorano. Merito anche di Caccio, braccio destro del mister, che lo fa lavorare col sinistro.

Stefano Bressi

Fino a non molto tempo fa M'Baye Niang appariva come una specie di Mario Balotelli: talentuoso, ma ingestibile. Il destino ora sembra aver incrociato le loro strade. Super Mario doveva essere il leader del nuovo Milan, ma per ritrovarsi è dovuto andare a Nizza, in Francia, terra di Niang. A Milano, invece, è cresciuto e maturato M'Baye. È cresciuto talmente tanto da diventare il migliore della squadra, visto che Vincenzo Montella, che è stato chi più di tutti ha creduto in lui, pensa possa diventare addirittura un leader. Di solito il trascinatore è il più forte del gruppo. L'incoronazione, scrive La Gazzetta dello Sport, è stata fatta dopo il match di domenica sera.

Un gesto da leader l'ha già compiuto: dopo il gol, mentre Juraj Kucka ha preferito destreggiarsi in spericolate capriole, Niang è andato verso la panchina per prendere la maglia di Riccardo Montolivo e mostrarla a tutti. Un gesto che è venuto dal cuore. I momenti che hanno portato la carriera di Niang a questo punto sono tanti. Il numero 11, però, poteva già essere campione. A gennaio, infatti, Claudio Ranieri l'avrebbe voluto al Leicester. L'offerta era di 16 milioni, ma il club, dopo averci pensato un po', ha preferito rifiutare.

Da quel momento Niang è diventato praticamente insostituibile. Qualche ingenuità l'ha commessa, tipo l'espulsione con il Napoli, ma si può perdonare. Montella, infatti, l'ha subito riutilizzato appena tornato a disposizione. A Genova contro la Sampdoria è tornato titolare e il Milan ha ottenuto la prima vittoria in trasferta della stagione, anche se decisivo è stato Carlos Bacca. Due giorni fa, nella seconda vittoria in trasferta, decisivo è stato proprio Niang. Il francese è primo tra gli attaccanti per numero di tiri nello specchio del match (2), per numero di cross effettuati (3), per dribbling riusciti (4). Inoltre è stato anche il più coinvolto, con 50 palloni toccati.

Montella, da ex attaccante, è stato utilissimo nella crescita di Niang. Ma anche Nicola Caccia, un altro ex centravanti e ora spalla dell'Aeroplanino, ha collaborato tantissimo alla nuova versione di Niang. Il francese al termine del match ha ringraziato proprio Caccia per il gol di sinistro, visto che è lui che lo sta aiutando a migliorare sotto questi aspetti. Finora M'Baye ha segnato in un derby, ma mai alla Juventus. Ecco perché è già in attesa e la prossima partita potrebbe assumere un fascino particolare.

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