In trasferta un disastro. I numeri che condannano il Milan

Cosa hanno in comune Chievo e Carpi? E Sassuolo e Genoa? Molto semplice, le prime due sono squadre che lottano per non retrocedere, in casa delle quali il Milan non è riuscito ad andare oltre ad un misero pareggio, le seconde due, invece, sono squadre di rango superiore, diciamo da media classifica, ma non certo nell'elite del calcio italiano e che, davanti al loro pubblico, hanno battuto i rossoneri. Quattro episodi, questi, che sono costati carissimo ai rossoneri, ma non si tratta di casi isolati, anzi. La squadra di Sinisa Mihajlovic, in trasferta, viaggia a una media da retrocessione con 18 punti (su 45 a disposizione) conquistati in 15 partite. Troppo poco per pensare non solo di finire tra le prime tre squadre e qualificarsi alla prossima Champions League, ma anche per fare meglio del sesto posto attuale.

Il bilancio rossonero, lontano da San Siro, parla di 4 vittorie (Udinese, Lazio, Frosinone e Palermo), 6 pareggi (Torino, Carpi, Roma, Empoli, Napoli e Chievo) e addirittura cinque sconfitte (Fiorentina, Inter, Genoa, Juventus, Sassuolo). Il bilancio tra gol fatti e subiti invece è leggermente migliore, con 17 reti fatte a fronte di 15 subite. A pesare in questo senso però ci sono i 4 gol rifilati al Frosinone, a cui il Milan ha comunque concesso due reti e il pirotecnico 2-3 di Udine quando la squadra di Mihajlovic, dopo un primo tempo perfetto, si è complicata la vita, tramutando un netto 3-0 in una partita difficile da portare a casa.

Adesso, a nove giornate dalla fine del campionato, il Milan è chiamato a fare più punti possibili anche perchè affronterà in casa Lazio, Juventus e Roma. In più avrà anche il vantaggio di giocare in trasferta solamente in quattro occasioni e contro squadre ampiamente alla portata, almeno sulla carta (Atalanta, Sampdoria, Verona e Bologna). Quattro partite da vincere a tutti i costi, per accumulare 12 punti che potrebbero essere preziosissimi, tanto per il morale quanto per la classifica.