La domanda fondamentale che attanaglia le menti dei tifosi rossoneri negli ultimi giorni è: chi c'è a capo della cordata cinese interessata al Milan?
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Jack Ma e Li Ka Shing smentiscono, prende quota Robin Li
Fino a oggi i due principali indiziati erano Jack Ma, proprietario di Alibaba, e Li Ka Shing, proprietario di Whampoa.
Secondo quanto riportato da calciomercato.com, anche da Li Ka Shing, e più in generale dalla Whampoa, arrivano smentite ufficiose.
Dunque improvvisamente riprende quota il nome di Robin Li, proprietario di Baidu, motore di ricerca cinese. Per ora da parte sua non sono arrivati commenti, e dunque potrebbe essere nel pieno della trattativa.
Intanto sempre calciomercato.com ha riportato alcuni nuovi dettagli della cordata. Si tratterebbe di una joint venture tra tre principali azionisti, di cui uno di maggioranza (probabilmente Robin Li) e un'azienda automobilistica. Il primo obiettivo sarebbe la quotazione sulla Borsa di Hong Kong del 30% del club, cosa che spinge a chiedere a Berlusconi subito l'80% delle quote. In questo modo, anche con mettendo il 30% in Borsa, i cinesi avrebbero comunque più della metà del marchio.
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