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Arrivato al Milan con grandi speranze la scorsa estate, Josè Mauri ha visto pochissimo il campo, anche se nel finale di stagione con Cristian Brocchi ha avuto qualche opportunità in più. Il giovane centrocampista è tornato sulla sua stagione e su molti altri temi in un'intervista rilasciata a Forza Milan! ecco le parti salienti: "Nella prossima stagione spero di giocare di più rispetto a quest'anno. Penso che quest'anno l'ambiente interno fosse molto preoccupato, proprio per come sono andati gli ultimi campionati".
I giovani in Italia: "Non credo che in Italia si dia poco spazio ai giovani...sono piuttosto i giovani che hanno bisogno di trovare fiducia in loro stessi. Ho sempre visto, in tutte le categorie, allenatori che davano spazio a ragazzi giovani".
Gli idoli: "Vedere in azione un giocatore come Gattuso ti esalta subito, anche se non sei tifoso del Milan. Da bambino avevo Mascherano, anche se io tifo per il Boca e lui era del River...Però il mio idolo indiscusso, oltre a mio fratello, da tifoso del Boca è stato Riquelme. Nel Milan, Van Basten".
La questione legata alla Nazionale e alla convocazione rifiutata: "Io mi sento più argentino che italiano. Ti puoi trovare a tuo agio in un posto. come mi sono trovato bene a Parma e continuo a star bene a Milano, facendo il calciatore. Non credo però che qualcuno possa sentirsi di appartenere a un posto diverso da quello di origine. Ho il tatuaggio della strada di casa mia...".
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