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Juventus-Milan, le pagelle della Gazzetta: il migliore è Buffon, il peggiore Pjanic

andreaantoniacomi

Dopo la sconfitta della Juventus ai rigori contro il Milan, ecco le pagelle della Gazzetta dello Sport che riguardano i bianconeri: leggiamole insieme.

Ieri sera è arrivata, per la Juventus, la sconfitta contro il Milan nella Supercoppa italiana di Doha, ai calci di rigore: ecco le pagelle della Gazzetta dello Sport che riguardano i bianconeri.

Il migliore in campo è Buffon, 7: "Uno spettacolo il 'vecchio' come il 'giovane' sull'altra sponda. Meno interventi ma forse più difficili, tipo quello su Bacca. Aiutato dalla traversa su Romagnoli. Che sia il migliore spiega un pò di sofferenze bianconere nella manovra"; stesso voto anche per Chiellini: "Gran partita con gran gol da attaccante, ma Chiello non è nuovo a questi colpi. Quello che rinfranca è che è tornato quello impalacabile dietro". Sufficienze anche per Rugani, Alex Sandro, Marchisio e Sturaro (tutti premiati con un 6,5); un 6 invece per il tedesco Khedira.

Il peggiore in campo, invece, è Pjanic, che prende un 4,5: "Sarebbe perfetto in un calcio con cambi volanti: dentro per punizioni e angoli, poi fuori. Da uno con la sua classe di deve pretendere di più. Non fa il trequartista, non agisce nelle zone calde, e arretrando pesta un pò i piedi a Marchisio". Male anche Evra (5): "Dal giorno alla notte con Suso. temendo di non poterlo inseguire, lo aspetta basso e gli concede troppa libertà. Nel finale prova ad attaccare"; stesso voto anche per Mandzukic: "La recente foga del lottatore qui dura poco. Piano Piano perde duelli, si fa anticipare, scompare e stampa sulla traversa il rigore". Altre tre insufficienze per i bianconeri, con un 5,5: Dybala, Higuain e Lichtsteiner.

Infine, il voto all'allenatore, Massimiliano Allegri: 5,5 anche per lui: "La colpa della sua Juventus è pensare che la partita sia chiusa in anticipo: invece dura 120 minuti. Sfortunato con Alex Sandro, ma si discuterà a lungo di Dybala fuori: quel Milan alle corde, crediamo, avrebbe ricevuto all'inizio il colpo letale. Non con meno leggerezza andava studiata la questione Pjanic. Poi non è dai rigori che si giudicano giocatori e allenatori".

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