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Juraj Kucka, calciatore slovacco, è arrivato al Milan nell'estate del 2015, che lo ha strappato al Genova per 3 milioni di euro. Il numero 27 rossonero venne accolto con molto scetticismo da parte dei tifosi, che lo consideravano il solito colpo low cost di Adriano Galliani, soprattutto perché l’Inter aveva soffiato Geoffrey Kondogbia al Milan per circa 35 milioni di euro. A distanza di un anno e mezzo, non ci vuole molto a capire come Juraj sia diventato indispensabile per la squadra rossonera.
Già l’anno scorso con Sinisa Mihajlovic lo slovacco fu uno dei punti fermi del centrocampo, segnando anche un gol importante all'Olimpico contro la Roma. La sua corsa, la sua determinazione, la sua capacità di recuperare palloni, lo rendono un giocatore indispensabile in ogni squadra in cui gioca, anche se resta ancora poco pubblicizzato. Quest’anno, nonostante ci fosse un allenatore come Vincenzo Montella alla guida tecnica rossonera, che tendenzialmente preferisce giocatori più tecnici, Kucka è diventato subito uno dei punti fermi dello scacchiere tattico dell’allenatore campano.
Il centrocampista ha saltato in questo campionato solo 2 partite, ma non per scelta tecnica. Infatti, dopo l’espulsione al San Paolo contro il Napoli, l’ex Genova è stato costretto a saltare le gare contro Udinese e Sampdoria, in cui il Milan ha fatto fatica, soprattutto contro i friulani. Insomma, lo slovacco è il classico giocatore che non ti ruba l’occhio per la sua classe, ma quando non puoi schierarlo ne capisci tutta la sua importanza. Questo deve essere ben chiaro a tutti i tecnici che lo hanno allenato, visto che è stato sempre schierato titolare. Ieri sera, nella partita contro il Chievo, è stato decisivo, non solo perché ha recuperato tanti palloni, ma soprattutto perché ha avuto il merito di sbloccare il risultato con un grande tiro dalla distanza, che ha messo in discesa la partita. Come se non bastasse, l'ex Genoa ha addirittura sfiorato la doppietta, con un altro tiro da fuori.
Se Kucka riuscirà anche a migliorare nei tiri dalla distanza e negli inserimenti, a quel punto Montella potrebbe trovarsi di fronte a un centrocampista completo, in grado davvero di cambiare volto alla mediana, il reparto più nevralgico di una squadra. La strada è quella giusta, come testimonia la partita di ieri. Il calcio a volte risulta essere davvero strano: se fosse arrivato Kondogbia, Kucka non sarebbe approdato al Milan e, di conseguenza, non sarebbe diventato uno dei punti fermi della squadra. Il rossonero lotta, corre, si sacrifica, recupera palloni e adesso è anche decisivo in zona gol. Cosa si può chiedere di più?
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