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Aveva ragione Vincenzo Montella. Appena arrivato al Milan il tecnico campano ha parlato chiaro, togliendo M'Baye Niang dal mercato. Adesso si può dire: aveva pienamente ragione, ci ha visto lunghissimo. Niang, invece, può dire di essere coerente con le sue teorie, postate nel corso della settimana su Twitter: "Obiettivo puntare sempre più in alto", "Ogni gioco è una battaglia, ogni vittoria ci avvicina al traguardo", "Il passato rimane nel passato, bisogna sempre guardare avanti". Un piccolo filosofo. Si dimostra tale anche nelle parole che ha rilasciato ieri a fine gara: "Abbiamo dato tutto. Vittoria meritatissima e se continuiamo così possiamo parlare d'Europa. Siamo il Milan e dobbiamo vincere sempre, ma anche rimanere umili. Per Montolivo un gesto venuto dal cuore". Ieri sera, scrive La Gazzetta dello Sport, Niang ha segnato il suo terzo gol in campionato. E che gol: sinistro esplosivo dalla distanza, dopo quelli a Napoli e Lazio. Lo scorso anno, a questo punto, era fermo a zero. Al passato può guardare Adriano Galliani, che ha raccontato l'acquisto del francese dopo la vittoria con il Sassuolo: "Ho capito che se non fossi partito quel giorno non l'avrei preso. Così sono andato a Caen. Firmò sua mamma perché lui non aveva ancora 18 anni". L'esultanza è stata da giocatore maturo, mostrando a tutti la maglia di Riccardo Montolivo.
Un altro tiro mancino aveva portato il Milan in vantaggio. Anche in questo caso di un ex genoano, diventato un punto fermo del Milan, pagato solo 3 milioni. Juraj Kucka. La sua ultima reazione forte in trasferta era stata in finale di Coppa Italia: dopo aver perso contro la Juventus era scoppiato a piangere. La reazione di ieri è di tutt'altro tipo: gol e capriola in volo. Il suo tiro è stato un missile. Ormai lo slovacco è un punto di riferimento della squadra di Montella, anche se lo era già in quella di Sinisa Mihajlovic. Questo è il secondo gol in rossonero per Kucka, dopo quello alla Roma dell'anno scorso. Kucka potrebbe anche essere considerato più insostituibile di Carlos Bacca, visto che il colombiano dopo due partite in Nazionale è in panchina al riposo, mentre il 33 rossonero sta in campo per 90'. Ovviamente sono arrivati i complimenti di Montella, sia per lui che per Niang: "Al di là del gol M'Baye sta crescendo molto in termini di concentrazione e partecipazione. Vorrei vederlo leader, ha le caratteristiche per farlo. Kucka è importante, ha caratteristiche uniche per via della sua fisicità. Sta crescendo molto anche nell'interpretazione del ruolo".
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