Non è mai troppo tardi, ma in questo caso è davvero molto complicato. Silvio Berlusconi potrebbe ripensarci e decidere di tenersi il Milan. Un Milan disegnato secondo la sua volontà: giovane, italiano, con un allenatore che sa di calcio e vuole far giocar bene la propria squadra. Tuttavia, come detto, l'ipotesi è praticamente irrealizzabile. L'idea è saltata in mente all'ex Cavaliere dopo la bella vittoria sulla Juventus. L'ottimo inizio di stagione rossonero ha dimostrato che è possibile, in teoria, costruire una squadra competitiva con fondi limitati e con tanti giovani "fatti in casa".
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La suggestione di Berlusconi: di nuovo in sella?
Un clamoroso cambio di direzione sarebbe possibile solo se fosse Sino-Europe Sports a non riuscire a certificare la chiusura dell'operazione entro il 31 dicembre. A questo punto la caparra di 100 milioni verrebbe messa agli atti come penale. Il Milan, così, tornerebbe definitivamente nelle mani di Fininvest. Se fosse Berlusconi, invece, a cambiare idea, dovrebbe restituire i 100 milioni di caparra e aggiungercene altri 100. Ai quali andrebbero aggiunti i 220 milioni di debiti che si stanno accollando i cinesi.
Ipotesi praticamente impossibile, quindi. Ieri, anzi, da ambienti vicini a Fininvest è giunta voce che si continua a lavorare e ad avvicinarsi velocemente al closing. Ancora una volta non si ha una data precisa per la chiusura, ma come tempo limite si indica la fine dell'anno. Si parla degli ultimi dettagli e Marco Fassone, futuro amministratore delegato, è in partenza per la Cina, dove incontrerà investitori e potenziali sponsor. Non va dimenticato, scrive il Corriere dello Sport, il mercato di gennaio, in cui sarà fondamentale non sbagliare un colpo.
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