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Settimana di "prime volte" per Gianluca Lapadula. Dopo un inizio di stagione difficile, infatti, , nella trasferta di Palermo. Il gol vittoria del Barbera gli è valso anche la prima chiamata in Nazionale. Per questo motivo, il canale ufficiale della FIGC, Vivo Azzurro, lo ha sottoposto a dieci domande sulle sue "prime volte".
La prima volta che ha preso a calci un pallone: "A quattro o cinque anni, nella mia zona di Torino, al campo Pertusa Biglieri. Avevo iniziato in porta".
La prima volta che lo hanno chiamato Sir William: "A 13, è stato mio fratello. Dopo aver visto Braveheart - Cuore Impavido e dopo avermi visto giocare con una cattiveria fuori dal normale: da quel momento me lo ha etichettato".
La prima volta che si è fatto crescere i baffi: "Adesso ci provo spesso (ride, ndr). Era intorno ai 18-19 anni".
La prima volta che ha fatto un ritiro all'estero: "Con il Parma, era a Malta".
La prima volta che ha giocato all'estero: "In Slovenia, a Nova Gorica, contro il Domzale".
La prima volta che ha segnato in rovesciata: "Sempre in Slovenia, con il Maribor".
La prima volta che ha capito che avrebbe potuto sfondare nel calcio: "Non l'ho mai capito, sono sempre andato avanti senza guardarmi indietro. Da tutti gli errori ho sempre appreso insegnamenti".
La prima volta che ha saputo dell'interessamento del Milan: "Ero a pranzo con il mio agente (Gianluca Libertazzi, ndr). Appena ho sentito Milan, è stato subito amore".
La prima volta che ha segnato in Serie A: "Direi qualche giorno fa (ride, ndr). E' stata un'emozione forte e unica, spero di viverne tante altre".
La prima volta che ha esultato per un gol della Nazionale: "Ricordo il campionato mondiale del 2006, quando abbiamo vinto la Coppa. Ricordo benissimo il gol di Grosso, mi ha emozionato. Ho fatto tanto casino".
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