L’avversario: il Chievo, un modello di organizzazione
Un'esultanza del Chievo Verona di Rolando Maran (credits: GETTY Images)
Il Chievo è una delle squadre più ostiche del nostro campionato. Alla base del suo successo, grande organizzazione e gestione ben oculata del mercato
Salvatore Cantone
L'AVVERSARIO
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Domenica il campionato riparte dopo la sosta delle nazionali e il Milan giocherà alle 20:45 contro il Chievo Verona allo stadio Bentegodi. Sarà una sfida d’alta classifica, visto che entrambe le compagini sono in questo momento al terzo posto, con ben 13 punti in classifica.L’anomalia di questo match d’alta quota è soprattutto merito del Chievo, una squadra che sta facendo grandi cose, nonostante il poco budget a disposizione.
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SOCIETA’
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Il primo merito della società di Campedelli è quello di aver puntato sull’unità di squadra, quindi di consolidare un gruppo che non è stato modificato nel corso dell’estate. La gestione è ben oculata, e questo fa sI che la società non sia mai sotto pressione nel vendere i propri giocatori, almeno di offerte irrinunciabili, come è successo nel gennaio scorso con la vendita di Alberto Paloschi allo Swansea (ora all’Atalanta). Nel calciomercato estivo sostanzialmente è stato preso solo Stefano Sorrentino, portiere di grande esperienza proveniente dal Palermo, ma questo ha permesso di amalgamare ancora di più la squadra, che al momento è una delle squadre più solide della serie A.
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SQUADRA
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Il Chievo Verona è una squadra esperta, che non ha un gioco esaltante, ma che fa della compattezza il suo punto di forza, avendo costruito un mix di esperienza e gioventù. La difesa rappresenta il reparto più esperto della rosa, considerando che il portiere e i 4 difensori titolari hanno dai 30 anni in su: Sorrentino, Cacciatore, Dainelli, Gamberini e Gobbi. Il centrocampo è un mix di qualità e tecnica, e i tre giocatori principali sono Castro, Hatemaj e Birsa. Il primo è probabilmente il giocatore che sa abbinare meglio entrambe le fasi, essendo utile sia in fase di inserimento e sia in fase di interdizione. Il secondo è il vero ruba palloni della squadra. Il finlandese è l’uomo che da equilibrio ed è indispensabile nello scacchiere tattico di Rolando Maran. Infine, abbiamo lo sloveno Walter Birsa, il giocatore con più tecnica. L’ex Milan a Verona ha trovato la sua dimensione, dimostrando di poter fare bene in un campionato difficile come quello italiano. Anche l’attacco infine è composto da un mix di giovani e “anziani”. I titolari sono Meggiorini e Inglese , ma spesso si alternano con Floro Flores e Sergio Pellissier. Quest’ultimo è la vera bandiera della società di Campedelli, avendo disputato ben 433 gare e siglando 120 gol.
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RISULTATI
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La squadra è cresciuta molto in questi anni anche grazie al tecnico Rolando Maran. L’allenatore di Trento dopo la grande esperienza di Catania, è arrivato al Chievo nel 2014 e ha ottenuto due salvezze tranquille, arrivate senza difficoltà. In questa stagione i clivensi hanno perso solo contro Fiorentina e Napoli e soprattutto hanno subito solo 6 gol, 2 soli in meno rispetto alla Juventus capolista. Questo dato testimonia come i risultati ottenuti fino ad adesso non siano casuali, proprio grazie alla continuità avuta in questi anni che ha permesso ai giocatori in rosa di acquisire sempre più certezze. Insomma, il match del Bentegodi sarà tutt’altro che facile: il Milan per tornare a casa con i 3 punti dovrà disputare una grande gara, visto l’organizzazione e la compattezza della squadra di Maran.