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Le sette fatiche di Montella: il Milan in volo con l’Aeroplanino

Montella Juventus-Milan
Dal gioco ai giovani: ecco come Vincenzo Montella, tecnico rossonero, ha riportato in alto il club. Un lavoro che non passa soltanto attraverso il campo

Daniele Triolo

L'UOMO IN PIU'

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Giocatori, tifosi e media sono concordi, secondo 'La Gazzetta dello Sport', a ritenere Vincenzo Montella l'uomo in più di questo Milan. Gran parte del merito della fin qui ottima stagione della squadra rossonera, fresca della vittoria della Supercoppa Italiana a Doha, è del tecnico campano, il quale, come Ercole, si è reso protagonista di ben 'sette fatiche'. Vediamole insieme.

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VIA LE PAURE

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Montella ha dovuto svolgere dapprima un lavoro psicologico, ha 'operato' sulla testa dei giocatori del Milan: un gruppo terrorizzato dai fantasmi degli ultimi anni, impaurito nello stoppare un pallone e con un'autostima ridotta ai minimi termini. Ha iniziato a lavorare sin da subito sulla testa, ed i risultati si vedono: a Doha il Milan è partito da una situazione di svantaggio e reagito fino alla vittoria finale.

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IL GIOCO

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Per la 'rosea', non si tratta di “nulla di spaziale, ma dell'elogio della concretezza”. Dopo qualche esperimento iniziale, Montella è sceso a patti con sé stesso, adattandosi alla rosa che aveva. Il Milan gioca in maniera semplice ed efficace, con pochi schemi, ma con concetti applicati per bene. Poi, se qualcuno gli comprasse un Luka Modrić, tanto di guadagnato.

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I GIOVANI

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Sono il fiore all'occhiello della stagione milanista. Il Milan è il club che schiera mediamente la squadra più giovane del campionato (contro la Roma, 23 anni e 343 giorni di media): gioventù, spesso, vuol dire inesperienza, ma non in questo caso: Gianluigi Donnarumma, a 17 anni, sembra un veterano, Manuel Locatelli si è adattato in poche settimane, chi ha 22-23 anni sembra un senatore.

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LA VALORIZZAZIONE

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Sotto la gestione del tecnico campano, sono moltissimi i giocatori del Milan che si stanno mettendo in luce, aumentando il loro valore. Sul mercato, per esempio, da uomini come gli stessi Donnarumma e Locatelli, ma anche Suso, M'baye Niang, Gabriel Paletta, Giacomo Bonaventura e Gianluca Lapadula si genererebbero molte plusvalenze.

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I TIFOSI

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Per 'La Gazzetta dello Sport', Montella ha compiuto un miracolo a 'San Siro': i tifosi non fischiano più. Anche quando la squadra gioca male o va sotto in casa, le viene data l'occasione di rimettersi in piedi senza la gogna pubblica. Il tecnico ha restituito pazienza e passione alla tifoseria, facendo riappacificare il Milan con la sua gente.

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LA SUPERCOPPA

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La bacheca del Milan non si apriva da più di cinque anni, ora, invece, la vittoria di Doha è vera, verissima, ottenuta con merito contro un avversario più forte. Dietro questo gran successo del Milan c'è un gran lavoro del tecnico, iniziato cinque mesi e mezzo fa.

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LE STATISTICHE

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Infine, i numeri, che sono tornati a sorridere al Milan. Era arrivato fino a -4 dalla Juventus capolista, è riuscito a battere gli stessi bianconeri dopo 9 k.o. di fila, ha fatto la miglior partenza degli ultimi cinque anni, si è arrampicato fino al secondo posto. Insomma, i meriti di Montella nel Milan versione 2016-2017 sono piuttosto palesi ed evidenti.

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