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Linee strette e raddoppi: come MIHAJLOVIC ha ingabbiato SARRI

Sinisa Mihajlovic, ex allenatore del Milan
Il 4-4-2 del Milan di Sinisa Mihajlovic ha evidenziato le difficoltà del Napoli: fondamentale il sacrificio di Keisuke Honda e Giacomo Bonaventura

Daniele Triolo

Napoli – Milan, big match della 26esima giornata di Serie A, , decisa dalle reti di Lorenzo Insigne al 39' e di . La partita ha testimoniato, secondo una bella analisi pubblicata su 'La Gazzetta dello Sport' in edicola stamane, quanto il Napoli, recentemente, faccia fatica a trovare la via della rete. Il 4-4-2, modulo con il quale ieri sera Sinisa Mihajlovic ha imbrigliato i partenopei, sembra essere un buon sistema per contrastare il gioco palla a terra, in velocità, solitamente attuato dai ragazzi di Maurizio Sarri.

Con le due linee a quattro di difesa e centrocampo, molto corte e compatte, e a non avere 'sbocchi' tra le linee. Il sacrificio, poi, di impiegare una punta costantemente in pressing , è riuscito a rallentare la manovra azzurra, facendole perdere così un tempo di gioco. Con corsa, sacrificio ed attenzione, quindi, Mihajlovic ha impedito che il miglior attacco della Serie A, quello azzurro, .

Fondamentale è stato il lavoro degli esterni di centrocampo, Keisuke Honda e Bonaventura, che , e, soprattutto, ripartire con qualità alle spalle dei terzini Elseid Hysaj e Faouzi Ghoulam. Mihajlovic ha bloccato il Napoli tenendo il baricentro molto basso, la squadra molto corta, e con grande attenzione sulle linee di passaggio: , risultando il migliore tra i rossoneri per palle intercettate (6) e recuperi (15), sopravanzando, per una volta, . Abate è stato il miglior milanista in campo anche per contrasti vinti (4), e non è un caso se Insigne ha fornito, gol a parte, una prova piuttosto incolore.

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