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Silvio Berlusconi, Presidente del Milan, rossonera: presso il centro sportivo di Milanello, Berlusconi ha passato qualche ora per tutta la famiglia milanista. Successivamente, il Presidente ha incontrato i giornalisti presenti presso il quartier generale rossonero per un brindisi, rilasciando qualche dichiarazione ai cronisti. Queste le parole di Silvio Berlusconi, , amministratrice delegata dell'area marketing del Milan, , amministratore delegato all'area sportiva:
“Trenta anni, abbiamo avuto coraggio da vendere quando abbiamo deciso di portare tutti in ritiro a Pomerio il 1° luglio 1987 ed io ho annunciato che avremmo dovuto vincere lo Scudetto, l'anno dopo la Coppa Campioni e quello dopo l'Intercontinentale. Ho dato 4/5 regole, le abbiamo seguite e abbiamo raggiunto i nostri obiettivi. Da lì tanti Scudetti e 5 Coppe dei Campioni - ha spiegato Berlusconi -. Abbiamo rivoluzionato il calcio italiano, tutti giocavano solo contropiede e difesa. Noi abbiamo vinto e convinto con il bel gioco. Non lo abbiamo fatto sempre, non si può vincere sempre: ci sono cicli buoni e meno buoni. Adesso siamo nella seconda fase, ma stiamo ricostruendo a partire dal nostro vivaio e con tanti italiani. Il nostro obiettivo sarebbe avere 11 italiani”.
“Per ora abbiamo solo una difesa tutta italiana, con Donnarumma che è un orgoglio del Milan. In difesa abbiamo Romagnoli, i terzini della nazionale e anche Ely, naturalizzato. In mezzo al campo c'è Poli, il Capitano e Bonaventura che io vedo come classico numero 10 – ha proseguito Berlusconi -. In attacco Balotelli è italiano, Luiz ha solo il nome italiano (ride n.d.r.) e poi Bacca è un attaccante spietato nel fare gol”.
“Cambiare il calcio? Mi piacerebbe moltissimo il tempo effettivo, come nel basket – ha suggerito il Presidente -. Io credo che un giorno ci arriveremo è una cosa molto ragionevole, l'ho proposta 30 anni fa ed è ancora valida. Vorrei anche una vera Champions, fatta solo da grandi club per tifosi, fatturato e spettatori. Sarebbe una cosa ragionevole e produttiva avere un campionato europeo di grandi squadre ed uno di squadre emergenti. Altre squadre oltre al Milan? Da sempre il Barcellona”.
“Un giocatore da sogno? Non mi faccio strane idee, vorrei i campioni di Barcellona e Real, ma sono inavvicinabili. Se non hai soci che vengono dai paesi del petrolio non puoi più competere sul mercato, certe squadre non hanno limiti di spesa. Certi giocatori hanno un prezzo che urta con l'etica di questi anni di crisi”, le convinzioni di Berlusconi.
“Ero in Qatar, il Presidente del Consiglio mi fece fare il giro della città - ha poi raccontato ai cronisti Berlusconi -. C'erano 30 grattacieli bellissimi, in tutti si accese la luce assieme, mi hanno spiegato che sono tutti vuoti, tutti fatti per il piacere dello sceicco. 'Li costruiamo per vedere il valore del petrolio'. Per loro sono soldi spesi a vuoto, per questo in Italia è impossibile essere competitivi con loro. Servono idee originali e fame di vittorie”.
Il Presidente ha poi ricordato un aneddoto europeo: “Nel 5-0 al Real, negli spogliatoi Van Basten non era contento 'non eravamo concentrati, potevamo fare un risultato strepitoso e abbiamo sprecato almeno 3 gol'. Poi facemmo una cena con il Presidente di allora, feci un brindisi a loro e il Presidente Mendoza si alzò e disse "Silvio ti odio"”.
Su Mr. Bee: “Ci siamo già dati 3 scadenze: luglio, settembre e gennaio. Ci piace molto il suo piano è concreto e vale 100 milioni l'anno nella sola Cina, poi ci sono altri 9 paesi. In Cina il Presidente Xi ha imposto le Scuole Calcio e ai grandi club hanno dato centinaia di Scuole Calcio, noi potremmo entrare con il nostro marchio. Poi ci sono i ristoranti e il merchandising. Difficile fare calcoli esatti con 1.4 miliardi di abitanti. Poi si parla di brandizzare il marchio di oggetti sportivi, tipo le bevande energetiche. Per questo continuiamo con lui e abbiamo rifiutato altre offerte. Purtroppo la crisi della borsa cinese ha fatto ritirare altri soggetti. Per questo Bee sta cercando nuovi sponsor. Mr. Bee è una soluzione, ma abbiamo tante altre offerte, davvero tantissime”.
Su Mihajlovic: “Deve vincere, se le vince tutte mi convince facilmente. Ho detto a tutti i giocatori la stessa cosa 'chi crede vince'. Questa è una rosa è competitiva, abbiamo Ménez che ha fatto un mare di gol, abbiamo Balo che ha qualità tecniche e fisiche eccezionali. Si dovrebbe tagliare il ciuffo e altre cose, avete capito (ride, n.d.r.) ....una volta gli ho parlato gli ho detto 'senti Mario per fare gol devi stare vicino alla porta, perché cavolo giochi nella nostra metà campo?' (ha detto, divertito, il Presidente, n.d.r.). Spero che Mihajlovic, che ha voluto Balotelli dicendo che lo avrebbe trasformato, riesca a farlo davvero (ride di gusto)”.
Berlusconi ha quindi concluso parlando del futuro del Milan: “Guardiamo con la capacità di appassionarci e divertirci agli anni che arriveranno. Tra un po' ci sarà un cambio generazione per il Milan, sentiamo la responsabilità nei milioni di tifosi del Milan e continueremo con passione”.
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