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Brocchi: “Sarà un Milan propositivo”. Galliani: “Grazie a Miha, ma serviva una scossa”

Edoardo Lavezzari

Segui in diretta con noi la presentazione a Milanello di Cristian Brocchi, alla presenza dell'amministratore delegato rossonero Adriano Galliani

Le parole di Brocchi

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Ecco le parole di Cristian Brocchi in conferenza stampa. Nella scheda successiva, invece, le dichiarazioni di Adriano Galliani. 

Brocchi e il modulo con il trequartista: "Non posso dirvi perchè non ha funzionato il 4-3-1-2 in passato. Posso dirvi che io vorrei giocare così e ci proverò, se sarà possibile faremo il 4-3-3. Per il ruolo da trequartista Bonaventura e Honda sono due giocatori adatti al ruolo, vedremo chi avrà più voglia di dare il massimo e fare il bene della squadra"

Brocchi e il momento dei tecnici della Primavera: "Speriamo sia la nostra rivincita, da anni si parla di settore giovanile e di Nazionale, ma poi sono pochissimi i giovani italiani nelle prime squadre. Io credo che il campionato Primavera andrebbe valorizzato molto, servirebbe una riforma importante, con la possibilità di fare le seconde squadre. Si darebbe la possibilità a tanti ragazzi di non perdersi una volta che escono, troppo giovani, dai settori giovanili"

Brocchi e il Milan di Ancelotti: "Cosa manca a questo spogliatoio non so, sicuramente proverò a riportare quello che aveva lui con noi. Era stato capace di darci una mentalità vincente dove tutti davano sempre tutto e tutti stimavano l'allenatore, anche quelli che non giocavano. La speranza è farmi voler bene come lui aveva fatto con noi"

Brocchi su Balotelli: "Si mi affascina e mi stimola rilanciarlo, proprio come mi stimola l'occasione che mi è stata data. Mario è sicuramente un giocatore importante, a me piace molto, deve interpretare la partita sempre come ha fatto contro la Juventus, ma può fare molto di più. Lui e tanti altri potranno dare un aiuto fondamentale. In questo ultimo periodo tanti si giocano tanto, non solo lui. Se un giocatore ha solo sette partite per giocare il suo futuro e non ha voglia di dare tutto per meritarsi una conferma tutto diventa complicato, ma ho letto negli occhi di Mario e tanti altri la voglia di fare bene"

Brocchi e l'attaccamento dei giocatori a Mihajlovic: "Anche un'esperienza passata che ho avuto da calciatore mi può aiutare. Tante volte gli allenatori provano a screditare il lavoro di chi è arrivato prima, ma io non voglio agire così, anche perchè io e Sinisa abbiamo avuto un grande rapporto, ci siamo sentiti anche ieri ed è stato un signore, come lo è stato tutto l'anno. Da oggi, però tocca a me e la mia speranza è quella di ricreare con i giocatori che erano molto legati a lui un rapporto tale e quale e di fare lo stesso anche con quelli che invece non erano così tanto legati a lui"

Brocchi e gli interventi presidenziali: "Sappiate una cosa, non mi offendo e mai mi offenderò se mi chiedete cose di questo genere. Non è una questione di essere degli 'yes man', ma di rispetto. Nella mia vita ho sempre rispettato chi era sopra, chi a pari livello e chi sotto di me. Per me la crescita è fatta dal confronto, con altri che ti possono mettere in dubbio o dare consigli. Con il Presidente è così e sarà così, come anche con il Dottor Galliani e con il resto del mio staff. Io sono abituato a lavorare così. Io come Capello? Magari andasse anche me come è andata a lui..."

Brocchi e l'aggressività in campo: "Sì, chiederò alla squadra di attaccare sempre gli avversari alti, anche se non sempre riusciremo sempre a farlo, ma ci proveremo. Quando saremo noi in possesso della palla invece dovremo cercare di tenerla il più possibile per fare in modo di trovare l'occasione giusta per fare gol"

Brocchi e la sua idea di calcio: "Se l'anno prossimo dovessi essere ancora l'allenatore del Milan sarebbe un vero successo per tutto il modello che abbiamo messo in piedi col settore giovanile e che con loro ha funzionato. Se così dovesse essere, portare giocatori dalla Primavera alla prima sarà più facile"

Brocchi e  le poche partite a disposizione: "Sicuramente è un rischio più alto rispetto a partire a inizio anno, ma la mia opportunità era questa, per cui invece di avere la calma e la pazienza di fare un passo alla volta servirà l'intelligenza di farne magari mezzo, ma più profondo".

Brocchi e gli allenatori a cui si ispira: "Ne ho avuti pochi, ma tutti bravi. I due che mi hanno lasciato di più sono stati Prandelli in assoluto e Carlo Ancelotti. Per diverse motivazioni mi hanno lasciato qualcosa e so che è una cosa che mi aiuterà molto"

Brocchi e giocatori della Primavera: "Gigio lo conoscete tutti, Calabria ha avuto qualche occasione, c'è Locatelli che dopo un giusto apprendistato è pronto a esordire. Adesso mancano poche partite, il salto tra la Primavera alla prima squadra è davvero grosso. Se ci dovessero essere delle opportunità ci saranno dei giocatori pronti, anche tra la Primavera"

Brocchi e la diffidenza nei suoi confronti: "Non è che la percepisco, so benissimo che esiste. Capisco benissimo questa cosa, ma cosa devo fare, smettere perchè tante persone non credono che io sia la scelta giusta? Assolutamente no. Devo criticare chi non la pensa come me? Assolutamente no. Chi mi conosce sa che io non cerco aiuti o alibi, è un motivo di orgoglio per me, io lavoro e vado avanti cercando di migliorarmi giorno per giorno. Non credo di essere il più bravo, il più furbo, ma so di avere un'idea precisa di calcio e la voglio portare avanti e migliorare"

Brocchi e l'emozione all'annuncio: "Ho vissuto tutto con serenità, perchè in tante occasioni tutti dicevano certe cose e mi facevano certe domande. Sono stato bravo a continuare a lavorare su di me e sui ragazzi. Ovviamente quando tutto è diventato ufficiale mi sono emozionato. Sono al Milan da 20 anni, 10 di giovanili, 7 in prima squadra e 3 da allenatore, quello che è successo ieri è la cosa più bella del mondo, per questo darò tutto me stesso, con la speranza e il sogno  di essere qui anche l'anno prossimo"

Brocchi e le paure della squadra: "Ho un'idea di cosa fare, avrò anche una persona dello staff che cercherà di aiutare i giocatori anche da un punto di vista psicologico. Secondo me più i giocatori conoscono quello che devono fare loro e i compagni più sono sereni, quindi in settimana cercherò di spiegare tutto il meglio possibile, in modo da far sentire tutti a loro agio in partita"

Brocchi e il rapporto con la prima: "La chiave sarà far capire a tutti che quello che propongo durante l'allenamento ha un fine ed è uno scopo che sarà chiaro in campo. Tutte le esercitazioni che propongo sono focalizzate alla gara, quando saranno in partita vedranno che fare certe cose richieste in allenamento ha un senso probabilmente crederanno di più nel mio modello. Io sono convinto che la conoscenza dei metodi di una squadra sia fondamentale per la riuscita della partita"

Brocchi e il rapporto con Berlusconi: "Non so come è nata l'empatia tra noi due, non sono mai andato da lui a pubblicizzarmi. Credo che il Presidente, nonostante tutti i suoi impegni, abbia avuto voglia di seguire tutto il Milan, anche quelle dei giovani. Il fatto che in questi anni si sia parlato bene delle mie squadre deve aver stuzzicato la sua curiosità e delle persone fidate, credo, gli abbiano parlato bene di me e del mio lavoro"

Brocchi e il valore della rosa: "Questa è una rosa di buon livello, l'ho detto ai giocatori  e proverò a fargli capire che sono più forti di quello che si sentono in questo momento. Molti hanno reso poco, ma voglio precisare, non per colpa di Sinisa, ma per una questione di mentalità dei singoli. Anche in questo senso voglio cercare di mettere il singolo a disposizione del gruppo, solamente così può emergere"

Brocchi e l'aspetto mentale: "Io ho sempre chiesto alla mia squadra di non essere passiva e di non lasciare il pallino del gioco agli avversari, già da ieri ho provato a spiegarlo ai ragazzi. Noi lavoreremo tutti i giorni in questa direzione, per cercare di aggredire noi gli avversari e tenere noi palla. Non sarà facile,  ma sarà un compito stimolante per me e spero anche per i giocatori"

Brocchi e il suo gioco: "In questo momento serve un equilibrio tra il cercare i risultati e il cercare il bel gioco. Se inizi la stagione a luglio, con tanto tempo per catechizzare la squadra è un conto, come abbiamo fatto nelle squadre che ho allenato in precedenza che erano ogni anno diverse. Io dico sempre che la mia squadra si deve allenare come gioca e giocare come si allena. Adesso abbiamo tempi brevi, per questo ogni giorno bisogna fare in modo che ogni giorno tutti possano fare un passo in avanti"

Brocchi e gli obiettivi: "C'è un posto da conquistare in Europa, una cosa fondamentale. Prima della finale dobbiamo giocare sei partite e vincerle, vanno preparate bene e giocate al massimo. Attraverso queste partite proveremo a seminare qualcosa in vista della finale, di instaurare un rapporto forte con la squadra, di fare in modo che loro riescano a fare quello che noi chiediamo. E' normale non pensare di entrare a piedi uniti su un lavoro da un giorno all'altro, proveremo a mettere qualcosa di nuovo ogni giorno. Purtroppo settimana prossima, con l'infrasettimanale avremo meno tempo a disposizione, ma useremo ogni giorno per mettere qualcosa di nuovo"

Brocchi e il contratto: "Non è quello a darmi serenità, anche se avessi avuto due o tre anni di contratto e avessi fatto malissimo avrei comunque rischiato grosso e non questo quello che mi interessa. Io sono qui per giocarmi una chance e fare il bene del Milan, se le cose dovessero andare bene il resto andrà di conseguenza".

Brocchi e il paragone con Inzaghi e Seedorf: "Non è una questione di bruciarsi o meno, è una questione di giocarsi un'opportunità che non a tutti viene data, ovviamente il rischio esiste. Poi uno deve essere umile e capire che se le cose non dovessero andare bene devi essere pronto a ripartire da capo, come è per tutti quelli che fanno questo lavoro. Il mio pensiero non è negativo, anzi, sono qui con la massima umiltà e voglia a giocarmi la mia chance, non ho paura sono tranquillo. So cosa posso fare, con questo non voglio dire che il Milan vincerà 7 partite su 7, ma che io e il mio staff daremo il 100%"

Brocchi sul modulo: "A me personalmente piace giocare con una difesa a 4 e un centrocampo a 3 e sono cose che ho sempre fatto. Poi ho sempre sperimentato cose diverse per i tre giocatori davanti, quest'anno con la Primavera ho usato tanto il trequartista, adesso però la cosa importante è capire quali sono gli interpreti migliori per i possibili moduli che potremo fare. Abbiamo diverse alternative, ma sicuramente proverò a giocare così, con una difesa a 4 e un centrocampo a 3"

Brocchi sulla giornata di ieri: "E' stato un giorno particolare, cambiare improvvisamente tutto, non vedere più persone con cui hai lavorato ogni giorno ti porta a essere triste, è normale. Il fatto di conoscere bene questo ambiente e di conoscere già la squadra ha inciso in maniera positiva. Da oggi sto cercando di fare qualcosa di mio di far capire quali sono i miei pensieri, di cambiare qualcosa e di spiegare perchè cambio qualcosa rispetto al passato"

Brocchi: "Questo gruppo ha una grande cultura del lavoro, voglio proseguire su questa strada. Ho visto la squadra all'opera in diverse occasioni e ho sempre visto una squadra che aveva voglia di lavorare. Questo è un merito di Sinisa. Io però voglio portare il mio modo di fare le cose che per certe cose è diverso. Non parlo di metodo migliore, ma diverso. E' un metodo studiato sperando di aiutare la squadra al massimo.

Le parole di Galliani

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Ecco le dichiarazioni di Adriano Galliani in conferenza stampa:

Sul clima nello spogliatoio: “Dopo 30 anni di Milan so capire il clima nello spogliatoio. Con Mihajlovic il clima era perfetto e la stragrande maggioranza dei giocatori era con lui. Chi lo nega non è generoso nei confronti di Mihajlovic”

Il settore giovanile: “Non so perchè in Italia non ci sia un campionato Under 21, servirebbe tantissimo. La Primavera finisce a 19 anni ed è troppo presto, siamo costretti a mandare i giocatori in Serie B e Lega Pro dove non giocano. Servirebbe anche un campionato Primavera di Serie A e di Serie B. E’ incredibile che la nostra Primavera non incontri mai quella della Juve, Toro, Roma ecc. Poi arrivi alla Final 8 e incontri certe squadre solo se ti capita al sorteggio. Se ci fosse un campionato Under 21 ci terremmo qui, per curarli bene, i nostri ’96 e ’97 e invece non potremo. Dal 1° luglio partirà un progetto, per 15 ragazzi che crediamo possano emergere, che si chiamerà Milan Gold, per valorizzarli e sperare che possano finire in prima squadra”

Gli errori che ha commesso: “Chissà quanti sono stati, tantissimi. Io sono qui perchè sono un appassionato di calcio, pazzo, fin da bambino. Io quando avevo 4 anni volevo fare il presidente del Monza. In questi 30 anni ho fatto tanti errori e tante cose buone, ma è difficile giudicare sé stessi. Parafrasando Renato Zero il calcio è fatto da un triangolo: società, tecnico e giocatori, ma parlo di acqua calda, lo sanno tutti, difficile dire quale pesa di più”

Il futuro al Milan: “Io mi sento benissimo e in forma, ma le scelte le fa la proprietà. Io faccio il mio lavoro, con l’impegno e la determinazione di sempre, poi manager, dalla Apple in giù vengono decisi dagli azionisti. Il mio futuro, come negli ultimi 30 anni, è nelle mani di Fininvest”

I tanti cambi di allenatori: “Sono nel calcio da una vita, credo che i risultati arrivano dalla somma di società, squadra e allenatore, come è normale. Qualcuno dice che guardiamo solo al passato, ma è normale che sia così. Sono due anni e mezzo i risultati non sono arrivati. Ricordo che siamo gli ultimi ad aver vinto prima del dominio della Juventus. I risultati di queste tre stagioni non ci soddisfano, ma noi speriamo di vincere la Coppa Italia e chiudere bene il campionato per non chiudere una stagione fallimentare, ma media. Guardando le statistiche UEFA, dal 92/93 abbiamo fatto 6 finali, più di tutti gli altri. In questo periodo il presidente Berlusconi e io l’AD. Leggo critiche ‘un filino’ ingenerose, ma questo è. Speriamo di andare verso un futuro che sia vicino al nostro glorioso passato”

Il calciomercato: “Parlare di altro di fuori di Brocchi è prematuro. Abbiamo scelto lui perchè sappiamo come gioca la sua squadra, altri ragionamenti non ci sono. La nostra speranza è il nostro credo è quelli di andare avanti con Cristian Brocchi. Come ogni estate si farà il mercato con l’allenatore. Ogni campagna acquisti è condivisa tra società e allenatore”

La trattativa coi cinesi: “Che ci sia o non ci sia non è una cosa che si fa qui, ma a un livello più alto. La domanda bisogna farla a Fininvest, non al Milan”.

Sulla conferma di Brocchi: “Credo che il gioco conterà più dei risultati per la conferma. Il gioco è determinante. Il Milan ha una grande tradizione, anche negli anni ’60 eravamo una squadra che ha sempre giocato a calcio. Parlo con Berlusconi da 30 anni di calcio ogni giorno, lui si arrabbia se si gioca male, più che quando si perde. E’ questo il motivo principale per cui siamo qui a presentare Cristian Brocchi, anche perchè i risultati spesso arrivano attraverso al gioco”

Le critiche: “Dispiace che le scelte fatte, convinti di fare il bene della società, non abbiano molto consenso, ma noi abbiamo il dovere, non il diritto, di fare delle scelte. Questo cambio è quello che secondo noi serve per il bene del Milan, se la gente non condivide non importa, perchè nel calcio l’unica cosa che interessa alla gente sono i risultati”

La confusione nel Milan: “Non c’è nessun Di Francesco, non abbiamo contattato altri allenatori. Ci auguravamo di arrivare fino al termine della stagione, purtroppo non è stato così. Questa società, per la parte sportiva è gestita sempre da Berlusconi e da me da oltre 30 anni, con trionfi e sconfitte, qui non è mai cambiato assolutamente nulla. Questa è una decisione presa da noi due che non abbiamo contattato nessun altro allenatore. Visti gli ultimi 5 turni abbiamo deciso di cambiare, con un percorso simile a quello della Lazio, siamo convinti della bontà della nostra scelta e speriamo che Cristian possa avere fortuna”

L’esonero di Mihajlovic: “Non voglio guardare troppo indietro, comunque io e il Presidente abbiamo parlato a lungo. Abbiamo analizzato la partita con la Juventus, ma anche il periodo precedente. Fino alla sosta, andavamo molto molto bene, poi sono arrivate 5 partite in cui abbiamo fatto solo 2 punti e questo ha portato alla nostra scelta”

Sul contratto: “Ci auguriamo che possa essere il nostro allenatore anche l’anno prossimo, in prima squadra. Se le cose non dovessero andare bene, invece, resterà comunque, ma in Primavera, perchè sta facendo un grandissimo lavoro”

La decisione con Berlusconi: “Come facciamo da oltre 36 anni io e il Presidente ci parliamo, ci confrontiamo e prendiamo una decisione condivisa, remiamo sempre nella stessa direzione. Tra noi c’è dialettica, come è normale e giusto, quando poi si prende una decisione è condivisa da tutti. La società ieri ha preso una decisione e tutti la seguiamo. Abbiamo identificato in Cristian Brocchi la persona giusta per dare una scossa e siamo andati avanti con lui. Mihajlovic ha fatto un buon lavoro e gliene diamo atto, siamo in finale di Coppa Italia e sesti, ma abbiamo pensato che servisse qualcosa di più in questo momento”

Si comincia con le parole di Adriano Galliani: "Oggi è la giornata di Cristian Brocchi, il nostro nuovo allenatore, oggi il protagonista è lui"

LA GIORNATA

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dal nostro inviato a Milanello, Edoardo Lavezzari