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Il rapporto tra il lavoro svolto e i risultati: "E' difficile dire se abbiamo raccolto quel che abbiamo meritato, sicuramente per le prestazioni che abbiamo fatto ci mancano dei punti, ma sicuramente è anche colpa nostra. Se fai cinque tiri in porta in 25 minuti e non fai gol poi diventa tutto difficile. Io comunque lavoro sempre in una certa maniera, i ragazzi danno sempre tutto e si allenano bene. Abbiamo creato un gruppo e risultati sul campo sono migliori rispetto al passato. Ho letto l'intervista di Maldini, che è vero non è qui, ma credo che abbia spiegato bene la situazione. Credo che si veda anche da fuori che il Milan è migliorato, poi la strada è ancora lunga, ma credo che come risultati, spirito e squadra siamo una squadra diversa"
La stanchezza dei titolari: "Aveva ragione Guardiola, voi in Italia dite sempre che se si perde è un problema fisico. Se si vince dite che si corre, se si perde dite che corre di meno. Abbiamo i dati, ci dicono che la squadra ha corso come sempre. Sicuramente avere giocatori che giocano sempre e spendono molto magari non sono freschi, per questo ho dato un giorno libero a quelli che hanno giocato di più, purtroppo non ho tanti ricambi all'altezza in certi ruoli. Lo abbiamo visto quando mancano Bonaventura o Honda, sono giocatori fondamentali. Se mancassero dovremmo inventarci qualcosa. Giocano sempre e capisco che non possono più essere freschi come all'inizio, ma cercheremo di gestirli in settimana"
Locatelli: "E' un ragazzo che mi sta sorprendendo, adesso non è ancora pronto per l'intensità della Serie A, ma è un ragazzo intelligente si sta adattando bene e so che sarà il futuro del Milan. Tra qualche settimana potrebbe essere già pronto, potrebbe essere una risorsa importante anche per questo campionato, non solo per i prossimi"
Bertolacci: "Lui è stato sfortunato, ha avuto due/tre infortuni che lo hanno fermato sul più bello come nella partita a Roma contro la Lazio. Non è facile ripartire da zero, è un giocatore importante che abbina bene quantità e qualità. Se domani dovesse giocare potrebbe fare anche il mediano davanti alla difesa, anche se con caratteristiche davanti alla difesa"
I centrali: "Ho tre giocatori che stanno bene, vediamo una partita alla volta. Settimana scorsa ho scelto Alex e Zapata contro avversari veloci. Domani ho già deciso chi giocherà, ma non ve lo dico".
Se cambierebbe qualcosa guardando indietro: "Lavorando, come tutti, ho sbagliato. L'importante però è che abbiamo sempre lavorato per il bene del Milan. Io cerco di mettere in campo 11 giocatori ideali per affrontare l'avversario sulla base di quello che ho visto e capito nel corso di una settimana di lavoro. L'importante è che ho sempre scelto così, mai sulla base di un'antipatia o simpatia di un giocatore"
Ancora su Balotelli: "Lui da due mesi si allena con noi, fisicamente sta bene. Come lo stesso Menez gli faccio delle richieste e le eseguono una volta su 4/5 e questo non ce lo possiamo permettere. Jeremy più per una questione fisica, Mario invece perchè non si concentra, soprattutto in fase di non possesso. Entrambi ci devono dare molto di più. Le mie scelte sono sempre per il bene del Milan, al di là dei nomi dei giocatori. Una crescita mentale? Questo dipende da lui, noi qui siamo tutti pronti ad aiutarlo, ma deve aiutarsi prima da solo. Deve cercare di essere più presente quando gioca. Non gli chiediamo tante cose, ma quando è in campo le deve fare, altrimenti soffre tutta la squadra"
Ancora l'esonero: "Non dipende da me, la mia coscienza è pulita, vado a testa alta. Un'ingiustizia cacciarmi dopo questi risultati? Inutile parlarne adesso, vedremo a fine campionato, dopo la finale di Coppa Italia, poi si deciderà"
Il cambio di modulo: "Se dovessimo cambiare comunque scenderà in campo solo chi sta bene. Il 4-3-3 lo abbiamo fatto per un po' di partite dopo Napoli e non è andata male. I moduli contano fino a un certo punto, guardate la partita di ieri della Juve. E' una squadra che gioca con lo spirito che ogni allenatore vorrebbe vedere. Giocano bene o male, non importa è sempre una squadra. Come atteggiamento sono sempre davanti a tutti, non per caso nessuno gli segna da non so quanti minuti e sono primi in classifica. Quando vedi Mandzukic che fa una scivolata da terzino con l'Atalanta in vantaggio due a zero capisci molte cose"
Il crollo col Sassuolo, dopo il gol: "I primi 25 minuti abbiamo dominato, dopo il gol non è stato più il Milan che voglio. Non abbiamo più tirato in porta e questo non va bene. Per 2/3 mesi siamo stati una squadra, che lotta sempre, fino all'ultimo. A Reggio Emilia purtroppo non è stato così, credo che uno dei motivi è che in campo ci sono mancati due giocatori come Abate e Montolivo che si fanno sempre sentire. Poi abbiamo analizzato tutto approfonditamente e abbiamo visto che è successo perchè non eravamo tutti al 100%. In Italia si deve correre sempre, con tutti".
Balotelli e Boateng: "Io penso che Balotelli come condizione è quasi pronto, non lo è da un punto di vista psicologico. Si allena da due mesi, fisicamente è a posto. Deve crescere di testa, ma quello è sempre stato il suo problema"
Ancora Berlusconi: "Lo dico con serenità, mi avete fatto più domande su Berlusconi che sulla squadra e secondo me non è sano. So che è successo anche con i tecnici precedenti, Allegri, Seedorf, Inzaghi. Io posso solo dirvi, come sempre, che io e tutti gli allenatori dipendiamo dai risultati. Sono nel calcio da 30 anni, solo qui siete così fissati con il Presidente. Il nostro rapporto è sereno e tranquillo, ci siamo salutati e anche baciati. Un incontro sereno"
Ancora sulle voci di esonero: "Sicuramente l'appoggio dei giocatori mi fa piacere, ma bisognerebbe chiedere a loro quando io non sarò più qui, adesso è normale che mi appoggino, ma non ho mai avuto problemi con nessuno perchè io sono sempre leale e rispettoso coi giocatori"
Berlusconi: "Il nostro rapporto è sempre buono, ieri abbiamo parlato di calcio, come è naturale. Abbiamo parlato di Sassuolo e della partita di domani, è stato un'incontro sereno. Le mie parole di ieri a quel tifoso? Una risposta normale. Io ho un contratto e lo voglio rispettare, ma come tutti gli allenatori dipendo dai risultati, vedremo a fine anno cosa farà la società. Io sono stato chiaro settimana scorsa, non voglio lasciare il Milan a fine anno. Io comunque so bene com'è il calcio, sono sereno e vado avanti. Avete già fatto troppe polemiche e fraintendimenti. Per fortuna che ho questo carattere"
Il modulo: "Abbiamo ancora un allenamento, una cosa è sicura, domani giocherà solo chi è al 100%, chi non lo è potrà entrare solo a partita in corso, ma con l'intensità che voglio io. La nostra è una squadra che per vincere deve stare bene, perchè il nostro gioco richiede tanto sacrificio, con la palla o senza. Chi resta fuori non è per punizione, ma solo perchè non ha abbastanza minuti"
Mihajlovic su Poli: "E' un esempio per tutti, davvero"
Si comincia: "Devo dire, mi dispiace molto che dopo una partita storta sia iniziato di nuovo il tran-tran su Mihajlovic che lascia il Milan. Si passa sempre da un'estremo all'altro, io però so com'è il calcio. Siamo sereni e concentrati sulla partita di domani, che non sarà facile. Il nostro campionato non è finito a Sassuolo, mancano ancora 10 partite, 30 punti. Possiamo ancora scalare qualche posizione e vogliamo farlo perchè il sesto posto a me e alla squadra sta stretto"
Dopo la sconfitta con il Sassuolo di mister Di Francesco per 2-0, domani il Milan è chiamato a ripartire. Se la qualificazione in Champions sembra ormai difficilissima, a causa del distacco di nove punti dalla Roma, l'obiettivo Europa League non è ancora stato abbandonato. Per questo la sfida di Verona, , sarà fondamentale per i rossoneri, che avranno l'occasione di non buttare tutto il buono lavoro fatto fino ad oggi. Non solo. Perché sarà anche l'occasione per Mihajlovic, domani non in panchina a causa della squalifica rimediata contro il Sassuolo, di dimostrare a Berlusconi il suo valore. Restate, allora, su Pianeta Milan per non perdervi nemmeno una parola del tecnico serbo.
Dal nostro inviato a Milanello Edoardo Lavezzari
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