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Speciale Silvio#80 – Tutte le parole dei grandi ex: “Berlusconi, più che un presidente”

Arrigo Sacchi Silvio Berlusconi Milan
Seguiamo insieme la serata speciale di TIki Taka dedicata agli 80 anni di Silvio Berlusconi. Sono tanti gli ospiti che parleranno del presidente rossonero

Donato Bulfon

20:39 - ANDRIY SHEVCHENKO: “I miei anni al Milan sono stati fantastici, era tutto perfetto, un qualcosa di inspiegabile. Stare insieme era straordinario, c'erano tanti campioni tutti assieme ma eravamo una famiglia, cosa ben più importante delle vittorie. Mister Ancelotti era fantastico nella gestione del gruppo, è stato importante per la mia carriera. Berlusconi? La prima volta che ho visto il presidente è stata in un’amichevole a San Siro. Mi ha dato l’impressione di una persona molto gentile, intelligente, allegra e con tanto sole dentro, con molto carisma. E’ stato molto importante nella mia vita, non solo in quella calcistica, mi è stato vicino quando mio padre stava male e poi aveva molto affetto personale per me. Purtroppo mio padre è morto però ha vissuto altri 15 anni solo grazie a Berlusconi. Un rimpianto al Milan? Vorrei rigiocare solo una partita, la finale di Champions di Istanbul perché dovevamo vincerla noi”.

20:25 - PAOLO MALDINI: “La prima volta che incontrai Berlusconi, lui entrò nella sala pranzo e ci disse che voleva che la nostra diventasse la squadra più forte al mondo. Sinceramente alcuni si misero a sorridere ma quello era solo l’inizio di un’epoca incredibile: con il presidente ho sempre avuto un rapporto particolare perché ho più o meno la stessa età di Piersilvio, con cui mi frequentavo, e quindi andavo spesso ad Arcore anche quando non c’era, mi trattava veramente come un figlio. A livello tecnico il suo sogno è sempre stato quello di vedermi giocare in attacco, e ogni tanto lo diceva anche agli allenatori perché diceva sempre che io avevo le caratteristiche per fare il centravanti. Berlusconi ha avuto una grande rapporto anche con mio padre, l’ha sempre voluto accanto a sé e l’ha sempre ritenuto un consigliere importante, anche perché lui era tifoso del Milan quando mio papà giocava nei rossoneri. Il rapporto con la squadra? Ogni tanto ci ha chiesto consigli nella scelta degli allenatori ma non ci siamo mai permessi di influenzare le sue scelte, anche perché sono sempre state decisioni vincenti. Lui, soprattutto negli anni di Ancelotti, ha sempre avuto l’idea di un possesso totale, di tenere la palla per 90 minuti e io molte volte cercavo di fargli capire che non era sempre facile, soprattutto contro squadra forti come Barcellona, Real Madrid, Juventus o Inter. E’ un esteta e di conseguenza per lui era quasi più importante giocar bene piuttosto che vincere. Era molto contento quando giocavamo bene e vincevamo e questo, grazie a Dio, è successo veramente tante volte”.

20:22 - RUUD GULLIT: “Devo ringraziare tutti per quello che hanno fatto per me, sono diventato un professionista nel Milan. Franco Baresi è stato un grande compagno di squadra, ha fatto tanto per tutti noi. Lo stimo ancora tanto”.

20.20 - DEMETRIO ALBERTINI: “La forza di quel Milan era la società che è sempre stata brava ad essere convincente con i giocatori. E noi ci siamo affezionati e ci siamo sempre sentiti a casa”.

19:48 - ANCORA ARRIGO SACCHI: "Arrivare ad una finale è difficile, per prepararla al meglio dipende da come ci arrivi. Con la Steaua, noi eravamo in una situazione fisica straordinaria. Lessi solamente ciò che scriveva un giornalista ed era il contrario di tutto ciò che avevamo fatto noi in due anni di lavoro. Lessi ai miei questo articolo, in cui si diceva che giocavamo contro i maestri del palleggio, e ci incoraggiava ad uccellarli in contropiede. Lo dissi ai giocatori, ed un paio si alzarono e mi risposero: "Li attacchiamo dal primo minuto". I ragazzi davvero ti emozionavano, e prima della partita toccai la testa a tutti loro e dissi a Franco: come ti senti? E lui cosa doveva dirmi, se non vinciamo…".

19:41 - RICARDO KAKA': "Ho giocato sette anni al Milan che hanno significato moltissimo nella mia vita, sia professionale che personale. Se oggi sono la persona che sono molto è dovuto a quei sette anni: ho sempre cercato di trattare la gente e i tifosi con molto rispetto e con tantissimo amore. Penso sia un sentimento reciproco. Il mio rapporto con Berlusconi? Quando penso a Silvio Berlusconi  la mia prima sensazione è quella di una persona vincente, di un imprenditore, di una persona con una storia e interessante. Il mio rapporto con lui era soprattutto sul calcio, anche se lui parlava spesso di molte altre cose il nostro rapporto era legato al calcio. Una partita e un gol dedicati al presidente Berlusconi? La partita dico la finale di Champions ad Atene nel 2007 che è stato il momento più importante al Milan, dopo due anni dalla finale persa a Istanbul. E il gol dico quello a Manchester nel 2007, in semifinale, uno dei miei gol preferiti: è stato un ringraziamento dell’opportunità per aver giocato in una squadra come il Milan che era la sua squadra”.

19:26 - FILIPPO GALLI: “Di quegli anni i ricordi sono straordinari, siamo riusciti a vincere davvero tutto. C’era un’organizzazione perfetta e noi dovevamo andare in campo con il solo pensiero di dover vincere le partite”.

19:23 - ARRIGO SACCHI:  "Il mio Milan, quando attaccava, lo faceva con 5 o 6 attaccanti…Il Napoli? Ha una buona organizzazione di gioco. Se avevo consigliato Sarri al Milan? Lasciamo stare…".

19:21 - MARCO VAN BASTEN: "In quegli anni abbiamo avuto la fortuna di trovare grandi giocatori italiani che difendevano bene, eravamo una sola cosa forte, mica erano solo gli olandesi a fare il Milan. Ci sono tanti moduli, ma la differenza la fanno i giocatori, non il sistema. Un allenatore deve capire quanto sono bravi i giocatori per capire poi che modulo usare. Mi ricordo sempre che Mauro Tassotti parlava sempre e solo dell’assist che mi aveva fatto, ma ricordo anche che quello che ho fatto io con la testa non è niente male...".

19.16 - ADRIANO GALLIANI: “Sono convinto che Marco Van Basten e Franco Baresi sono due tra i più grandi giocatori che il Milan ha avuto negli ultimi 30 anni. Il Milan di questi 30 anni è figlio dell’innovazione che Silvio Berlusconi ha portato, innovando non solo il calcio, ha fatto nascere la tv commerciale, ha fondato un partito e in sei mesi divenne premier. Il presidente ha sempre avuto un modulo preferito e ne parlavamo anche oggi, ovvero il 4-3-1-2. Sono stato a pranzo con lui, mi ha cambiato la vita e mi ha insegnato tante cose e gli faccio gli auguri più sinceri. Totti? Ci provammo a portarlo al Milan, ma la sua famiglia decise di rimanere a Roma.

19:13 - DEJAN SAVICEVIC - “Svelo un'aneddoto recente: il giorno del mio cinquantesimo compleanno Berlusconi mi ha chiamato per gli auguri. Mi ha fatto molto piacere che si è ricordato. Lui mi voleva a tutti i costi nel Milan, mi aveva visto molte volte in televisione e decise di prendermi e portarmi a Milano. Una volta il presidente Berlusconi disse allo staff tecnico e a Capello che se un giocatore che aveva sempre giocato bene, non riusciva a esprimersi al meglio al Milan il problema era loro, non del giocatore. Il mio rapporto con Capello? In quel periodo era uno dei più grandi allenatori al mondo. Dopo Sacchi tutti pensavano fosse finito un ciclo, invece lui l’ha prolungato e abbiamo vinto Scudetti e Champions. Con lui all’inizio ho avuto dei problemi perché c’erano i tre olandesi che in quel periodo erano i giocatori più forti al mondo e lui non voleva cambiare. Noi altri stranieri, io Boban e Papin eravamo le seconde scelte, Capello ci dava poche occasioni e sinceramente io non ero contento. Dopo un anno e mezzo però cominciai a giocare e penso di aver dimostrato di poter essere un giocatore da Milan”.

19:10 - FABIO CAPELLO: "Vincere la Coppa Campioni ad Atene nel 1994 è stata una goduria vincerla in quel modo, l’avevamo preparata alla grande e i giocatori fecero tutto alla perfezione. E il gol di Savicevic è un colpo che solo un genio può fare. All’inizio Dejan non correva tanto, e lo toglievo. Berlusconi voleva che giocasse. Poi ha iniziato a giocare ed è diventato indispensabile. È stato un giocatore straordinario”.

Seguiamo insieme la serata speciale di TIki Taka dedicata agli 80 anni di Silvio Berlusconi. Sono tanti gli ospiti che parleranno del presidente rossonero.

 

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