Locatelli, dal “voglio diventare come te!” a insidia per Montolivo

Non finisce mai la sfortuna di Riccardo Montolivo in Nazionale. Il capitano rossonero, infatti, ha trovato un nuovo infortunio durante il match di ieri sera contro la Spagna, dopo quello che lo aveva costretto a saltare gli Europei. Non sono ancora certi i tempi di recupero, ma a giudicare dalle smorfie di dolore a dalla celerità con cui è stato sostituito, uscendo in barella, sembra una cosa abbastanza seria. Una perdita importante, ovviamente, anche per il Milan, che dovrà rinunciare a un perno della mediana. Quantomeno, però, in questo periodo c'è un ragazzino in rampa di lancio, che aspetta solo l'occasione di una maglia da titolare per consacrarsi definitivamente, se il gol capolavoro contro il Sassuolo non lo avesse già fatto. Stiamo parlando, ovviamente, di Manuel Locatelli.

Con l'assenza del numero 18, infatti, sarà con ogni probabilità il prodotto del settore giovanile rossonero a fare le sue veci, come già successo negli ultimi concitati minuti contro il Sassuolo. Considerando l'ottimo momento di Locatelli è possibile che l'euforia del momento si trasformi in prestazioni di alto livello. Se lo augura lui, se lo augurano i tifosi. Forse se lo augura un po' meno Montolivo, non perché non tenga al ragazzo, visto che anzi al termine del match di domenica è stato il primo a correre ad abbracciarlo, ma perché nel caso in cui il numero 73 dovesse esplodere definitivamente potrebbe non lasciare più quella maglia da titolare che tanto sta aspettando di avere.

Da fan di Montolivo ad insidia: sembra questa la parabola di Locatelli, che nel 2012 scrisse un messaggio sui social al centrocampista, suo idolo, da poco arrivato in rossonero. Sotto una delle foto-profilo dell'account Facebook di Montolivo, datata 28 agosto 2012, è infatti presente un commento dell'allora 14enne Manuel, che ha scritto: "voglio diventare come te!!!" I sogni del Loca sembra si stiano avverando tutti. Dal gol capolavoro decisivo a San Siro all'emulazione di uno dei suoi idoli. Un periodo davvero d'oro per lui. Un po' meno per Montolivo, che mai avrebbe immaginato, quel 28 agosto 2012, che quel piccolo ragazzino un giorno gli avrebbe potuto rubare il posto nella squadra di cui sarebbe diventato il capitano.

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