Nei giorni scorsi l'Adnkronos ha sparso la voce di un presunto incontro tra il Presidente del Milan, Silvio Berlusconi, e l'ex allenatore della Juventus ed ex Commissario Tecnico della Nazionale italiana, Marcello Lippi. Nella testa del Cavaliere ci sarebbe la grande tentazione di sostituire, in caso di insuccesso , il serbo Sinisa Mihajlovic proprio con il tecnico viareggino, il quale assumerebbe il timone della squadra rossonera fino al termine di questa stagione.
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L’ombra di CONTE sul mercato del MILAN?
Quindi, nel campionato 2016-2017, l'idea di Silvio Berlusconi ed Adriano Galliani sarebbe quella di 'promuovere' Lippi nel ruolo di Direttore Tecnico della squadra, , vero sogno proibito rossonero sin dall'estate 2014, e che sarà possibile realizzare quest'estate, giacché appare altamente improbabile che l'artefice di tre degli ultimi quattro Scudetti della Juventus rinnovi il proprio contratto con la F.I.G.C. dopo l'esperienza di Euro 2016. Quello tra Conte ed il Milan è un matrimonio che avrebbe potuto avvenire già prima dell'avvento di Filippo Inzaghi sulla panchina rossonera e, sin dall'epoca, la società di Via Aldo Rossi ha continuato a corteggiare, in maniera nemmeno troppo velata, il tecnico leccese.
Al punto tale che, nelle ultime ore, sta serpeggiando il serio dubbio che ci sia lo 'zampino' di Antonio Conte dietro le scelte che la società rossonera sta operando già . Un esempio? Il ritorno, impetuoso, del Milan su Andrea Ranocchia, difensore che fu seguito qualche mese fa ma che, ultimamente, Galliani aveva deciso di lasciare ad altri (Bologna, Sampdoria, Liverpool o Norwich): improvvisamente, , nonostante, in rosa, oltre Alessio Romagnoli (Philippe Mexes, il titolare Alex e Cristian Zapata), abbia tre difensori centrali considerati incedibili almeno sino a giugno. Conte, non è un mistero, nutre profonda stima nei confronti di Ranocchia, e pare che sia stato proprio lui a consigliargli di lasciare l'Inter in questa finestra di mercato, al fine di giocare con maggiore continuità in vista dei Campionati Europei in Francia. Che Conte abbia 'indirizzato' Ranocchia verso il Milan, per poterlo poi successivamente riabbracciare?
Impossibile non notare, poi, come il Milan stia rivedendo, di recente, le proprie convizioni su due calciatori che sembravano essere stati messi al margine del progetto tecnico rossonero. Stiamo parlando di Mattia De Sciglio e Stephan El Shaarawy. Il primo, ormai da un paio di stagioni, quando indossa la casacca rossonera delude ampiamente le attese. Fino al punto in cui il Milan è arrivato ad ascoltare l'offerta avanzata, per mezzo dell'ex Ariedo Braida, dal Barcellona per il 22enne ambidestro terzino ed a prendere persino in considerazione di cedere De Sciglio, una volta considerato a Milanello e dintorni come l'erede designato di Paolo Maldini, alla Roma di Luciano Spalletti, che ha manifestato un certo interesse nei suoi confronti. Antonio Conte, però, non ha mai dimenticato De Sciglio, lo ha sempre convocato in Nazionale, e, ogni qualvolta il buon Mattia ha smesso la casacca rossonera per vestire l'azzurro, ha convinto: forse, sull'impiego da titolare, continuativo, di De Sciglio in campionato 'pesa' già, in parte, la volontà di Conte di non frenare la crescita del giovane laterale.
E che dire di El Shaarawy? Scaricato al Monaco in estate, il Faraone ha deluso anche nel Principato: tornerà al Milan, che, al contrario, avrebbe voluto liberarsene in via definitiva per ottenere quei 14 milioni promessi in estate dal club del magnate russo Dmitrij Rybolovlev. El Shaarawy, per Mihajlovic, ha sin da subito rappresentato un 'problema tattico' più che una risorsa. Ed è storia recente la trattativa messa in piedi da Milan e Roma per spedire l'italo-egiziano nella Capitale. Ma a Conte, El Shaarawy è sempre piaciuto e non va dimenticato come, sotto la sua guida, in Nazionale, il ragazzo abbia sempre offerto, schierato nel ruolo di esterno sinistro con licenza d'offendere, delle ottime prestazioni. “El Shaarawy potrebbe anche rimanere”, la candida ammissione di Adriano Galliani al termine dell'ultima assemblea di Lega Serie A. E se un indizio è una casualità, e due sono una coincidenza, di certo il terzo potrebbe rappresentare (quasi) una certezza: sul Milan che verrà, potrebbe esserci già l'ombra, la mano, e la testa di Antonio Conte. Sinisa Mihajlovic permettendo.
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